gli sforzi fatti sino ad ora per mantenere il turismo uno dei settori leader per l'economia dell'intero continente.
L'European Travel Commission (ETC) iniziò la sua attività nel 1949, solo un anno dopo la sua creazione come organismo no profit per la promozione dell'Europa come destinazione turistica in paesi terzi. L'organizzazione, nata con "soli" 19 paesi, vanta oggi 33 membri europei che contribuiscono a portare avanti la missione dell'ente.
Quando si è iniziato a pensare alle strategie migliori per continuare a sviluppare il turismo europeo, l'ETC ha avviato una serie di studi riguardanti l'immagine dell'Europa come destinazione turistica, analizzando le potenzialità di creazione di un brand unico utile a migliorare la visione dell'intera Europa: emerse, su tutto, la necessità di identificare prima una comune strategia di promozione capace di creare un "ombrello" per tutti i membri di ETC ed al contempo far emergere le peculiarità di ogni singolo paese.
Grazie ad una importante collaborazione con la Commissione Europea, l'ETC ha ricevuto fondi nel periodo 2012-2014 (anche nel 2015 grazie ad un differente finanziamento) per lanciare la strategia "Destination Europe". Il suo sviluppo poggia su tre principali pilastri: la promozione di valori e la "vendita" dell'Europa come unica destinazione, la capitalizzazione delle eccellenze e l'eliminazione di barriere legali e, più in generale, percepite, e la promozione dell'Europa con un approccio Pan-Europeo. L'intera strategia dovrebbe aiutare a stimolare la competitività ed a sviluppare e promuovere prodotti turistici tematici e sostenibili che possano contribuire alla crescita del settore turistico europeo.
Eduardo Santander
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