sua storia la soglia dei 500.000 TEU (giugno 2014 - maggio 2015).
Attestato su 380.000 TEU nel 2008 - prima della lunga crisi mondiale ed europea - il traffico container è sceso di poco, 370.000 TEU nel 2009, per tornare ai livelli pre-crisi già alla fine dello stesso anno.
Da quella data ha mostrato un incremento costante, non toccato dall'andamento della crisi, che lo ha portato al record dei 500.000 TEU/anno attuale (+32% dal 2008). Una crescita che è stata solo amplificata dal ritorno della linea diretta con il Far East operata da “Ocean3” da Febbraio 2015.
Una crescita in controtendenza rispetto alla crisi che è la miglior prova del carattere strutturale del vantaggio competitivo che Venezia può offrire ai suoi clienti italiani ed europei: la vicinanza, la migliore d'Europa, a un mercato ricco sempre più proiettato sui mercati dell'oltre Suez asiatico ed africano ma anche del Mediterraneo centro orientale e del Mar Nero.
Un vantaggio competitivo che non appena si provvederà ad eliminare il vincolo della accessibilità nautica con il sistema portuale offshore-onshore, consentirà il sicuro recupero di una buona parte di quell’ 1.8 milioni di TEU che il Nord est perde a favore della portualità concorrente soprattutto del Mare del Nord.
Un vantaggio competitivo che Venezia condivide con gli altri porti del Napa (North Adriatic Port Association) per i quali Venezia copre i mercati nord-adriatici occidentali, mentre Trieste, Koper e Rijeka coprono quelli nord-adriatici orientali, che confermano una crescita strutturale stabile dal 2008 al 2014 del +48% arrivando a movimentare tutti assieme oltre 1.8mln di TEU/anno e che, nel primo quadrimestre 2015, mostrano segni di crescita pari ad una variazione media del +14% (rispetto allo stesso periodo 2014).
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