vendita delle abitazioni. Le condizioni della domanda di immobili sono peggiorate rispetto al primo trimestre, riflettendo però con tutta probabilità la diminuzione del numero di potenziali acquirenti in vista dell’approssimarsi del trimestre estivo; tuttavia, esse rimangono più favorevoli rispetto a un anno prima. Di contro, l’incidenza degli acquisti finanziati da mutui ha continuato a salire. Valutandole rispetto alla scorsa estate per eliminare gli effetti della stagionalità, le prospettive sono in miglioramento sia sul breve termine - per il mercato immobiliare nazionale e per il proprio mercato di riferimento - sia sull’orizzonte di medio termine (due anni).
Prezzi delle abitazioni – Nel secondo trimestre del 2015 continua a ridursi, seppur lievemente, il saldo negativo fra la quota di operatori che riportano una diminuzione dei prezzi di vendita (scesi al 56,4%, da 59,3% della rilevazione di aprile) e la quota di chi segnala un aumento che rimane trascurabile, allo 0,8%; aumenta invece l’incidenza dei giudizi di stabilità (al 42,7%, da 39,4%). La riduzione del saldo è stata più accentuata al Nord Ovest, nel Sud e Isole e nelle aree metropolitane (dove si è portato a -51,4% da -56,4%).
Compravendite – La percentuale di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione nel secondo trimestre è leggermente aumentata (al 71,1% dal 69,6%), attestandosi su livelli di poco superiori a quelli dello stesso periodo del 2014 (68,1%). Sono tuttavia peggiorati i giudizi relativi alle condizioni della domanda: il saldo tra la quota di agenti che riportano un incremento e quella di quanti segnalano una diminuzione dei potenziali acquirenti è tornato negativo, a -4,3 punti percentuali, da 5,5 punti percentuali della precedente rilevazione. Il risultato può risentire di fattori stagionali; rispetto allo stesso periodo del 2014 il saldo è in netto miglioramento (era pari a -20,5 punti percentuali).
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