“E’ un processo – spiega Carlos Santos, a.d. Amorim Cork Italia, azienda leader nel mercato del sughero – prezioso, che sta alla base dell’intera industria del sughero e non solo della produzione di tappi per l’enologia, ed è anche una importantissima risorsa per l’ambiente perché è proprio grazie a questa attività che le foreste da sughero del Mediterraneo vengono salvaguardate e possono così contribuire ad arrestare la desertificazione dell’ambiente, oltre che a dare lavoro alle popolazioni locali”.
Per fare un tappo occorrono 43 anni minimo. Il processo della decortica avviene solo in questo periodo dell’anno: è infatti con l’inizio dell’estate che la linfa si posiziona tra il fusto della pianta e la sua corteccia ed è quindi possibile togliere quest’ultima agevolmente.
Elogio dell’attesa paziente e del rispetto dei ritmi naturali, dalla semina alla prima decortica trascorrono 25 anni. Ma il primo sughero non è adatto alla produzione di tappi: è “sughero vergine” e può essere utilizzato solo per la realizzazione di articoli decorativi e prodotti granulati.
Dovranno trascorrere altri 9 anni prima della seconda decortica e ancora altri 9 prima che dalla corteccia si possano realizzare tappi in sughero: 43 anni minimo in tutto. E’ solo allora che il sughero raggiunge una stabilità strutturale tale da garantire le proprietà necessarie all’imbottigliamento. Con un ritmo di una decortica ogni 9 anni la stessa pianta può subire questo processo per oltre 200 anni.
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