Lucien Arkas |
E del resto non poteva essere che cosi, considerato, oltre al calibro del personaggio e del gruppo (logistica a tutto tondo, 6.800 dipendenti e uffici in 16 paesi), l’annuncio con cui ha segnato ognuna delle interviste, organizzate sempre al fianco di Augusto Cosulich, titolare della storica agenzia marittima Fratelli Cosulich e rappresentante italiano di Arkas: “Ancora poche settimane e potremo ufficializzare una grande notizia che riguarda l’Italia, spero già entro fine anno”.
Il tycoon turco ha poi circoscritto il range di possibilità alla Liguria, lasciando intendere la volontà di un investimento in chiave terminalistica, ma con un occhio al retro-porto, in ossequio alla più volte rimarcata importanza della logistica integrata: “I porti non possono più essere solo banchine per il carico e lo scarico, ma piattaforme logistiche dove la merce viene subito portata a destinazione, sfruttando soprattutto la ferrovia. Chi farà questo salto logistico vincerà la sfida”.
L’attenzione di Arkas è rivolta a La Spezia, dove l’imprenditore turco è pronto ad investire insieme al gruppo Tarros della famiglia Musso, storico partner operativo e già socio in Tarros Shipping and Transport, nonché controllante del Terminal del Golfo. L’operazione è ancora in via di definizione e tutte la parti mantengono il più stretto riserbo, a partire dallo stesso Arkas: “Siamo in fase di trattativa, ci vorranno ancora alcune settimane per chiudere, dopodiché andremo avanti con investimenti e permessi”.
Andrea Moizo
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