tratta di un filone di ricerca che SRM segue ormai da oltre un decennio nella convinzione che per “stare e competere in Europa” l’Italia debba sostenere le imprese e le esigenze di internazionalizzazione dell’economia con un sistema logistico di primo livello.
Il ruolodi questo settore per il nostro Paese, portato a confrontarsi con le sfide della globalizzazione e indebolito dagli effetti di una crisi “dura e durevole”, è molto significativo. 200 miliardi di euro ed un peso sul PIL del 13%,1 milione di occupatitra dipendenti diretti, indiretti e indotto: questi numeri bastano da soli ad esprimere il valore che la logistica ha per il sistema Italia.
Ciò nonostante i principali indici internazionali collocano l'Italia in posizioni non di rilievo rispetto a questo tema: il nostro Paese è al 24° posto nel ranking mondiale per performance logistica sulla base del Logistics Performance Index (LPI) elaborato dalla World Bank. Le maggiori criticità riguardano le procedure doganali (27° posizione); il miglior rank (18°) per il nostro Paese è sul parametro della puntualità delle spedizioni. La World Bank stima che le criticità logistiche individuate comportano per le imprese importatrici ed esportatrici del nostro Paese 1,08 giorni aggiuntivi rispetto alla Germania per la movimentazione delle merci dal porto al magazzino dell’azienda.
Saranno presentati anche i dati sul valore complessivo del business delle imprese italiane in Turchia frutto del primo dei lavori realizzati dall’Osservatorio Mediterraneo di SRM nell’ambito del “Progetto Business”, un programma pluriennale di analisi che ha l’obiettivo di quantificare il valore della presenza imprenditoriale italiana all’interno dei Paesi extra UE che si affacciano sul Mediterraneo.
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