Aneis presenta il suo “Libro nero delle assicurazioni” e denuncia la mancanza di ogni attività di garanzia a tutela dei consumatori e la tendenza a voler comprimere i diritti delle vittime della strada.
Dura denuncia da parte dell’ANEIS – Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale contro le compagnie assicuratrici, accusate di “farsi legge” ignorando il diritto vivente e procedendo a colpi di
provvedimenti e prassi unilaterali verso i propri obiettivi, mettendo il proprio profitto davanti agli interessi delle vittime.
Una situazione, questa, che l’associazione denuncia da anni, lamentando, inoltre, la mancanza di controlli e di garanzie per i consumatori, costretti a pagare premi assicurativi sempre più alti a fronte di risarcimenti in caso di sinistri sempre più contenuti, come illustrato nel dossier redatto dall’ANEIS a cura dell’Avv. Marco Bordoni .
Nel documento l’avvocato evidenzia come negli ultimi anni la lobby assicurativa è riuscita a far approvare alcuni provvedimenti normativi che, di fatto, comprimono in modo sostanziale l’entità dei risarcimenti in caso di lesioni riportate in incidenti stradali.I risarcimenti vengono infatti trattati con procedure simili a quelle applicate per le polizze infortuni, con una franchigia mascherata che nega il risarcimento a decine di migliaia di persone che ogni anni subiscono incidenti con lesioni permanenti. Anche i risarcimenti in casi di macrolesioni invalidanti sono attualmente oggetto di pressioni intese ad ottenerne la riduzione per decreto.
Sempre nel dossier, viene denunciata la pratica del “risarcimento diretto”, che consente alla compagnia del danneggiato di risarcire i sinistri in sostituzione del responsabile materiale. Grazie a questa procedura le compagnie stanno tentando di limitare alcuni diritti che spettano al danneggiato, come quello di riparare il mezzo presso un'officina di sua fiducia, farsi curare dai suoi medici, noleggiare un'auto sostitutiva e avvalersi di un patrocinatore. In uno scenario similegliaccordi tra compagnie assicuratrici ed alcuni centri per le riparazioni auto, stanno decretando, di fatto, la fine delle autofficine indipendenti a discapito degli interessi dell’assicurato.
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