I sottomarini nucleari sovietici in disarmo sono un problema per difficile gestione della loro messa in disarmo: una mano arriva dalla Fincantieri che secondo un recente accordo costruirà una piattaforma galleggiante semisommergibile per il trasporto di parti dei reattori nucleari montati a
bordo dei sottomarini ex Unione Sovietica. Sempre in questo accordo è prevista anche la progettazione di una nave per perforazioni per l’estrazione di petrolio e gas da giacimenti sottomarini: Fincantieri curerà i progetti di questa che sarà la più moderna e tecnologicamente avanzata le settore delle perforazioni, capace di operare per quattro mesi consecutivi in condizioni ambientali anche molto sfavorevoli (ghiaccio spesso fino a un metro e mezzo e temperature -40°).
Ma dall’incontro di Trieste di qualche giorno fa tra Letta e Putin è spuntato ben altro; ben 28 accordi e intese (commerciali e governative) sono il ricco bottino per la nostra asfittica economia dopo ben tre anni di “riposo” dei rapporti italo-russi: I settori coinvolti sono strategici, con l’energia che farà la parte del leone, ma con una particolare attenzione anche al turismo e verso le Pmi, consentendo all’interscambio commerciale di cresce anche con percentuali a due cifre fino a superare i 50 miliardi di dollari.
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