La proposta di costituire un Tavolo della Legalità per la logistica di magazzino e distributiva avanzata ha uno scopo inequivoco. Lo testimonia fuori da ogni discussione l’individuazione dei riferimenti Istituzionali nel Ministero del Lavoro ed in quello degli Interni.
Spetta infatti al Ministero del Lavoro vigilare sulle cooperative e sulle loro forme associative prevenendo o reprimendo comportamenti da caporalato. Spetta sempre al Ministero del Lavoro intervenire quando i salari non sono quelli contrattuali, i contributi e le ritenute fiscali non vengono versati, le cooperative si dissolvono per risorgere in vesti sempre diverse lasciando ai committenti il compito di saldarne i debiti.
Al Ministero degli Interni spetta prevenire e reprimere cosiddette forme di lotta basate sull’intimidazione fisica individuale e collettiva e valutare attentamente episodi di violenza ideologicamente ancorati, anche su siti web, ad un passato che vorremmo fosse sepolto per sempre.
Alle Associazioni rappresentative del mondo della cooperazione spetta la volontà di emarginare comportamenti non conformi mentre dalle organizzazioni sindacali si aspetta un approccio moderno alla tematica del mercato del lavoro.
Infine sicuramente spetta alle Aziende di logistica e distribuzione, la capacità di migliorare la selezione nelle esternalizzazioni privilegiando le cooperative con una storia di comportamenti virtuosi, nonché individuare i modi possibili per garantire la stabilizzazione di un lavoro reso più precario dalle pseudo-cooperative e dai loro consorzi.
A tutti spetta sostenere a livello nazionale e locale l’azione delle Istituzioni.
Non può sfuggire a nessuno che solo dall’azione congiunta di tutte le forze in campo – da definire al Tavolo della Legalità - sarà possibile modificare lo stato attuale delle cose.
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