dell’Europa meridionale. Allo stesso tempo, una grande casa automobilistica commissiona uno studio per analizzare i prezzi e i livelli di inventario raccomandati per le parti di ricambio negli ex territori russi.
Questi sono solo alcuni esempi tratti dagli studi di ricerca di Frost & Sullivan, che mostrano come, nel 2013, l'interesse per l'aftermarket automobilistico europeo sia stato significativamente maggiore rispetto agli ultimi anni. L'aftermarket automobilistico europeo è un settore da 100 miliardi di euro per i fornitori di parti di ricambio dall'Irlanda alla Russia, secondo l'ultima ricerca di Frost & Sullivan. Le sue entrate totali aumentano di circa il 2,4% ogni anno e ha pienamente recuperato dalla flessione del 2009-2010, periodo in cui la recessione economica ha portato gli automobilisti a differire la normale manutenzione dei veicoli.
“Nei prossimi anni, la crescita in tutta la regione sarà guidata dall’aumento del numero di proprietari di automobili in Europa orientale – Russia e Polonia in testa – e l’aumento della manutenzione e delle riparazioni delle vecchie automobili sosterrà le opportunità nell’Europa occidentale”,riferisce Frost & Sullivan. La crescita relativa alle parti di ricambio per la manutenzione di routine, come ad esempio pneumatici e luci, supererà quella del mercato nel suo complesso. Per quanto riguarda le parti elettroniche, compresi i sensori di posizione e di pressione, la crescita anno su anno raggiungerà il 10%.
C'è anche una crescente domanda di prodotti rigenerati, poiché il successo dei programmi di raccolta transnazionale dei materiali apre la strada a prezzi inferiori per i motorini di avviamento e alternatori e per le parti delle frizioni, tra gli altri.
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