lunedì 26 maggio 2014

Trasporto marittimo, “un mare di opportunità”


Federlinea. Lo spunto è la considerazione che il trasporto merci vi mare è un grande attivatore di crescita economica se si risponde all’istanza di formare figure professionali nuove da integrare nello shipping e nella
catena logistica di tutto il trasporto: la ricerca sottolinea che esiste già oggi una carenza a livello mondiale di 15mila ufficiali e 23mila marinai, gap che salirà dal 3,5% attuale al 7% nel 2020.

 L’eccesso di domanda di personale qualificato sarà dovuto, secondo la ricerca Isfort, alla crescita del trasporto a livello mondiale; le attuali strutture formative non sembrano in grado di soddisfare questa crescente domanda che potrebbe trovare sbocchi nel precostituire percorsi professionali integrati tra terra e mare, distribuendo l’attività lavorativa all’interno della catena logistica. 

Analizzando poi la situazione italiana, dove il settore marittimo rappresenta il 3% del pil, si deve affrontare urgentemente la sfida dello sviluppo industriale del settore “mare” anche in relazione al ruolo che il Mediterraneo rappresenta nello scenario mondiale dei traffici marittimi.

1 commento:

  1. Guardare al mare per rilanciare le nostre economie.

    Per uscire dalla stagnazione in cui versano le nostre Imprese, forse sarebbe stato il caso di prendere seriamente in considerazione il volano economico che la Portualità e le variegate attività legate al mare sarebbero in grado di generare, volano che non sarebbe chiaramente circoscritto soltanto alle attività portuali propriamente dette, poiché maggiori saranno i volumi delle merci in transito nella nostra Regione e maggiori di conseguenza potrebbero essere le possibilità che qualche Imprenditore Italiano o Straniero consideri opportuno e redditizio sfruttare la strategicità dell’Alto Adriatico e della Regione F.V.G. per incrementare le sue attività, siano esse industriali manifatturiere o logistiche, e riportare quindi nuovamente al centro delle nostre azioni/intenzioni il settore primario, unico realmente in grado di creare ricchezza vera che poi chiaramente sarebbe in grado di alimentare e far girare e sviluppare quello secondario ed il terziario.

    I settori potenzialmente attinenti all’operazione potrebbero essere la produzione industriale, la trasformazione, la lavorazione, l’assemblaggio, e la distribuzione di una significativa quota delle merci in transito nel Mediterraneo relative ai notevoli volumi dell’interscambio Euro Asiatico, per avvalorare questa mia tesi credo sia sufficiente dare un'occhiata ai grandi Porti del Nord Europa ed alle molteplici redditizie e variegate e attività che sono proliferate nei loro hinterland.

    BRUNELLO ZANITTI Giuliano
    giulianobz@virgilio.it Visita consigliata al sito http://sceltemancate.trieste.it

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