lunedì 16 giugno 2014

Conoscere Zurigo

In battello o in tram, con la Swiss card, per impregnarsi dei profumi e dei colori di Zurigo. Un modo di conoscere la città attraversando le principali strade dello shopping fino alla parte ridiventata nuova, situata ad
ovest. Quella parte del centro dove una volta sferragliavano ciminiere, vecchi opifici e fuligginee che adesso hanno lasciato il posto al nuovo, al trendy che avanza. Del vecchio, la cultura urbanistica moderna ha lasciato solamente il vecchio birrificio Lowembrau. Ha però realizzato edifici ecosostenibili, negozi sotto i viadotti della ferrovia, bar, aree verdi e piste ciclabili, facendo scorrere nuova vita. Dove i giovani trascorrono gran parte della giornata. Al contrario di quanto è accaduto dalle nostre parti, dove le aree dismesse sono state strappate alla comunità locale per scopi speculativi, qui a Zurigo il pubblico si è fuso con il privato creando case e spazi per i giovani. Si, perché Zurigo è una città fatta a misura dei giovani. Li senti cantare Foreveryoung degli Alphaville, con i piedi immersi nell’acqua della Lammat mentre sorseggiano una birra. O stanno seduti ai tavolini dei pub mentre mangiano un hamburger o la gustosa raclette. Naturalmente bevendo fiumi di sola birra locale. Ne rimase affascinata anche la principessa Sissi che scrisse alcune righe al marito Franz: “C’è un altro motivo per cui la città è famosa: studenti molto carini di tutte le nazioni salutano con grande cortesia la tua cara consorte”. E di cortesia Zurigo ne ha da vendere. “E’ la città che pulsa sulle rive del lago e dei fiumi, dove i giovani s’incontrano con gli artisti di strada e gli uomini e le donne d’affari si godono il sole”, dice Paolo Lunardi, di Zurich.com, l’ente locale del turismo. Lunardi spiega che Zurigo è la città con la maggiore densità al mondo di stabilimenti balneari sul lago, sul fiume e all’aperto, Girando e curiosando per la parte centrale della città, non lontano dalla Bahnofstrasse si trova la Frammunster, la cattedrale risalente al XIII secolo, nota per le vetrate di Chagall che rispondono a quelle di Augusto Giacometti della Chiesa Grossmunster, dalla parte opposta del fiume.Non può mancare a Zurigo una sosta ai ristoranti noti per le tipicità locali. Tra questi, Storchen, che si affaccia sul fiume, con il suo arredamento tradizionale e lo Zumfthaus, sede medievale della corporazione dei falegnami. Ma la vera vita è quella notturna, attorno ai tavoli di pub e bar, nei pressi della stazione e dei vecchi cantieri navali Schiffban, oggi trasformati in locali di culto, dai jazz-bar alle discoteche, dai cabaret fino ai teatri che ospitano gli spettacoli più vari. Una città giovane e per i giovani. Nonostante l’età.

 Eduardo Cagnazzi

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