Al
termine della Conferenza dei Servizi decisoria riunita ieri a Roma, Costa
Crociere ribadisce le motivazioni a sostegno della scelta del trasferimento del
relitto della Concordia a Genova per la sua demolizione e riciclo: Genova è
l’unico porto
italiano in cui le attività di demolizione e riciclo del relitto
possono essere avviate immediatamente contando sulle migliori tecnologie
possibili e sui più elevati standard di sicurezza ambientale.
“Come azienda abbiamo
preso un impegno preciso che intendiamo onorare: rimuovere il relitto della
Concordia il prima possibile, in totale sicurezza e con la massima attenzione
nei confronti dell’ambiente. Per farlo ci siamo avvalsi delle migliori
competenze, delle più avanzate soluzioni tecnologiche e di risorse finanziarie
senza precedenti - dichiara
Michael Thamm, Amministratore delegato di Costa Crociere - Entro tre settimane saremo pronti ad avviare le operazioni di
rimorchio della Concordia dall’Isola del Giglio, in un periodo che
statisticamente presenta le condizioni meteomarine più favorevoli. Considerata
la finestra temporale, l’unica soluzione è trasportare il relitto in un luogo
che sia attrezzato per avviare le operazioni di demolizione con i più elevati
standard ambientali. Finora le scelte
tecniche effettuate da Costa Crociere si sono rivelate corrette - dalla selezione
e assegnazione del progetto di rimozione al Consorzio Titan Micoperi, al
raddrizzamento del relitto avvenuto a settembre. Crediamo pertanto di poter
meritare la fiducia delle autorità anche nella fase finale. L’unico obiettivo
per cui lavoriamo è concludere questo progetto nel migliore dei modi”.
“Il parere positivo
espresso da 17 fra Ministeri ed enti pubblici competenti, chiamati oggi a
fornire le proprie valutazioni tecniche in sede di Conferenza dei Servizi, ci
conforta sulla validità della scelta di Costa Crociere per il progetto Genova -
continua Thamm - Il progetto Concordia rimane immodificato ed
è in linea con quello presentato in sede di Conferenza dei Servizi due anni fa
che prevedeva il trasporto del relitto a rimorchio in un porto italiano attrezzato
con bacini di carenaggio per lo smaltimento e infrastrutture necessarie.
Piombino non costituisce una valida alternativa a causa dei ritardi sostanziali
nelle operazioni di adeguamento del porto. Siamo confidenti che il Consiglio
dei Ministri, che è chiamato ora a prendere
una decisione finale, possa valutare positivamente la solidità del progetto
presentato per la demolizione del relitto a Genova”.
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