A maggio, +3,1%
l’incremento delle esportazioni su base annua contro il +2,3% del competitor
tedesco, nei dati destagionalizzati. In ripresa le vendite nei mercati dell’UE
(+5,8%), ma sono i mercati al di fuori dell’Unione ad offrire il principale
contributo all’attivo della bilancia
commerciale (pari al 63,0%)
Nel mese di maggio, medaglia d’oro per
l’Italia nella competizione internazionale sull’export: le vendite di prodotti
italiani aumentano infatti del 3,1%, nei dati destagionalizzati, mentre la
Germania si ferma ad un +2,3%. A fare da volano a questa performance, i
risultati sul fronte europeo (+5,8% su base annua), sebbene il principale
contributo sul fronte del surplus della bilancia commerciale continui a
provenire dai paesi Extra-UE (pari al 63,0%, per un valore di circa 2,3
miliardi di euro).
“Anche se si guarda al
dato congiunturale,l’Italia conferma il suo posizionamento con un incremento
dell’export del 2,2% rispetto ad aprile, a fronte invece di una perdita di
terreno da parte della Germania (-1,2%) e di risultati meno “brillanti” di
Francia (+0,3%) e Regno Unito (+0,6%) – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario
Generale di Assocamerestero, commentando i dati
Istat sul commercio estero diffusi oggi – Ciò significa
che le imprese italiane, nonostante l’euro forte e il difficile contesto
nazionale, sono riuscite, inserendosi nel moderato ciclo di sviluppo delle economie
Extra-UE, a guadagnare posizioni all’estero grazie alla qualità dei loro
prodotti, come dimostra anche il valore medio unitario delle esportazioni, in
aumento dello 0,5% rispetto a maggio 2013”.
Per quanto riguarda i settori, a fare la
parte del leone nei primi cinque mesi dell’anno, in termini di surplus
commerciale, è la meccanica (con un attivo di oltre 20 miliardi di euro e una
quota del 18,4% sull’export complessivo), seguita dal
tessile-abbigliamento-calzature (7,3 miliardi; 11,5%) e dagli articoli in gomma
e materie plastiche (4,9 miliardi; 6,0%).
Per le destinazioni, se da un lato appaiono in crescita, nel periodo
gennaio-maggio 2014, le esportazioni in ambito europeo (anche nei Paesi
dell’Est), dall’altro assistiamo ad un preoccupante arretramento in alcuni
mercati di riferimento sul fronte Extra-UE, come Svizzera (-15,3%), Russia
(-6,7%) e Turchia (-4,7%).
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