“Oltre centomila posti di lavoro creati lo scorso anno in Italia, 12 nuove navi in cantiere da qui al 2017 per oltre 4.3 miliardi di euro e dati statistici interni secondo cui gran parte di quanti visitano l’Italia in crociera, vi fanno ritorno almeno una seconda volta.
Basterebbero questi numeri a dare la tara del peso specifico del comparto crocieristico nel nostro Paese, una Industry che dalla
primavera di quest’anno ha deciso di essere presente in Italia grazie a CLIA Italy, per partecipare al dialogo istituzionale, contribuire con il proprio know-how alla riforma del sistema Paese rilanciando turismo, lavoro ed economia.
In uno scenario fortemente globale e globalizzato che nel solo 2013 ha fatto registrare 21.3 milioni di passeggeri a livello mondiale, infatti, l’Italia è uno tra i principali mercati del settore crocieristico e rappresenta quello che noi chiamiamo “il Triangolo d’oro”: una destinazione Top, un mercato di partenza di notevoli dimensioni e un Paese leader nella costruzione di grandi navi.
La crocieristica è inserita però in un sistema più ampio e strutturato che necessita di una riforma, come più volte sottolineato anche a livello istituzionale: la revisione della legge 84/94, vecchia ormai di vent’anni.
E’ necessario quindi mettere da parte le polemiche politiche e focalizzarsi sul sistema portuale inteso come risorsa, per trasformare le criticità vissute in questi anni in opportunità per rilanciare territori ed economie, sia sul fronte locale che nazionale”.
Così Francesco Galietti, Direttore nazionale CLIA Italy, in occasione dell’Italian Cruise Day di Napoli.
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