sabato 1 novembre 2014

Il preclearing a Ravenna: una soluzione concreta per facilitare il commercio


Si è tenuto lo scorso 27 Ottobre presso la sala conferenze dell’Autorità Portuale di Ravenna il convegno intitolato “Lo sdoganamento in mare” organizzato dal Propeller Club di Ravenna insieme al Propeller Club di Milano. Simone Bassi, Presidente del Propeller di Ravenna ha così commentato la giornata: "Oggi la distanza
tra luogo di partenza e luogo di destinazione delle merci non si misura più in termini di miglia marine o di transit time marittimo, ma in giorni complessivi necessari per l’immissione in mercato.

 La facilitazione del commercio è così rilevante che un giorno risparmiato nella tempistica complessiva di una importazione è in grado di determinare una crescita enorme in termini di traffici commerciali gestiti dal Sistema Paese. In questo contesto il Porto di Ravenna è stato pioniere della sperimentazione del pre-clearing prima e dello sdoganamento in mare poi.

Il “Single Window” necessita di un ulteriore salto di qualità per dispiegare i suoi pieni effetti ed il passo in avanti si potrà avere solo con la collaborazione di tutte le altre Amministrazioni coinvolte, oltre alla Dogana; se anche una sola di queste rallenta o non collabora, il sistema inevitabilmente ne soffre. L’auspicio è dunque che le Amministrazioni che fino ad oggi non si sono allineate lo facciano ed al più presto".

 Nel suo intervento il direttore centrale dell’Area Tecnologie per l’innovazione dell’Agenzia delle Dogane, Teresa Alvaro, ha affrontato il tema del dwell time (il tempo che intercorre da quando un container viene sbarcato fino a quando esce dal terminal portuale) ricordando come questo sia stato ridotto da 5,5 a 2,5 giorni. Risparmi di tempo concreti che certificano la validità di questo sistema di sdoganamento anticipato delle merci effettuato mentre la nave è in navigazione verso il porto di destinazione finale.

 La Alvaro ha poi offerto un’ampia panoramica sul progetto eCustoms definito “la soluzione al dilemma doganale (28 autorità doganali che agiscono come una)”. Secondo il Direttore centrale dell’Area Tecnologie per l’innovazione delle Dogane, bisogna “uscire rapidamente dallo stallo perché altrimenti, nella situazione attuale, si potrebbe forse sperare di vedere qualche passo in avanti nelle procedure di sdoganamento solo nel 2020” mentre "sarebbe necessario poter avere al più presto servizi integrati con i sistemi aziendali.

L’obiettivo nel lungo termine è quello di arrivare alla Digital Supply Chain e già oggi in Italia la Dogana interagisce per via elettronica con gli altri attori del ciclo di import/export e con le piattaforme di monitoraggio nazionali (e non) dei mezzi di trasporto (su strada, via ferrovia, via mare e via aerea) oltre che con i vari “nodi logistici” (porti, interporti, aeroporti, brokers, ecc.)”.

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