“Nell'incontro sono emersi punti rilevanti di criticità, quali l'imposizione Imu sui terreni agricoli dei Comuni riparametrati sul criterio Istat dei 600 metri di altitudine, l'aumento
dell'Iva sul pellet (dal 10 al 22 per cento), la riduzione del servizio postale nei piccoli Comuni e nelle aree marginali, oltre a riflessioni più generali sulla condizione della montagna italiana e della sua difficile governance. Ritengo che il confronto di oggi abbia manifestato l'esigenza di impegnare tutte le istituzioni e tutti gli attori sociali, tra i quali il CAI, per ottenere il riconoscimento per legge della specificità della montagna, cui facciano seguito concreti atti amministrativi e di politica fiscale di favore per i territori montani. Questo, anzitutto, per garantire una montagna abitata di cui ha bisogno tutto il Paese e non solo chi abita nelle Terre alte”. Queste le parole di Enrico Quartiani, Delegato ai rapporti istituzionali del Club alpino italiano, che, in rappresentanza del Sodalizio, ha partecipato all'incontro tra decine di Sindaci di Comuni di montagna provenienti da tutta Italia, i rappresentanti del Governo e i Parlamentari di questa mattina alla Camera dei Deputati. La mobilitazione è stata organizzata dall'Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, presieduto dall'on. Enrico Borghi, Presidente dell'Intergruppo e alla guida dell'UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani).
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