Dichiarazioni dei vertici del Banco di Napoli all'incontro sull'internazionalizzazione delle Pmi nel settore Tessile, e Moda tenutosi ieri presso l'Unione degli Industriali di Napoli
Franco Gallia, direttore regionale Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia Intesa Sanpaolo: “La storia di imprenditorialità, di operosità e di sfide spesso vinte, ci ricorda che il nostro territorio è ricco di realtà positive che vanno sostenute per favorire la ripresa reale e duratura dell’economia territoriale. Il settore del tessile abbigliamento Moda è uno dei principali asset che la regione ha nel suo DNA produttivo e distributivo e sappiamo che la domanda estera potrà rappresentare nel breve e medio periodo una reale
leva di crescita per il settore della Moda e per tutta l’economia nazionale e territoriale. Naturalmente deve essere una crescita competitiva, che si rivolge ai paesi tradizionali quali appunto ad esempio l’America del Nord ma anche ai Paesi vicini, come quelli Paesi del Mediterraneo, ed i Paesi del medio - Oriente. L’orientamento del Gruppo Intesa e del Banco di Napoli è sempre stato quello di investire le proprie risorse in primis nel sostegno concreto e tangibile alle strategie di crescita dell’azienda, fornendo un supporto a risolvere le difficoltà causate dalle diseconomie del sistema economico, ponendo particolare attenzione alle occasioni di crescita provenienti dall’internazionalizzazione e dall’innovazione”.
Bruno Bossina, direttore generale Banco di Napoli: “In Campania ci sono numerose aziende del sistema moda che guardano fuori confine per l’approvvigionamento delle materie prime. Al tempo stesso i principali mercati di sbocco sono quelli esteri. Gli Usa, ad esempio, rappresentano un fondamentale mercato per le aziende campane. Un export, di alta qualità, alta tradizione artigianale ed alta manifattura, cioè tutto quello che è il vero punto di forza del brand Made in Italy e del Made in Campania. Fondamentale, quindi, per le nostre imprese è l’internazionalizzazione.
Il Banco di Napoli vuole e può essere un punto di raccordo tra l’Italia, il Mezzogiorno ed il resto del mondo, dando supporto economico e finanziario agli operatori economici. Per garantire al settore ampi margini di crescita occorre attivare degli acceleratori vale a dire quegli strumenti che consentono di realizzare tali obiettivi nel minor tempo possibile e cioè lo sviluppo del business internazionale, la crescita dimensionale e l’innovazione”.
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