Su tali banchine, la n. 1, la 2 e la 4, sta partendo il lavoro di riqualificazione degli spazi perché, come
ampiamente detto, esse saranno oggetto di recupero e riqualificazione urbana per destinarle alle attività turistiche ed alla vita sociale e culturale del territorio. Per quanto riguarda le banchine rimaste in concessione ad Ancona Merci, la n. 23 e la n. 25 con le relative gru fisse, la concessione scadrà il 6 luglio 2015 e l’Autorità Portuale ha attivato da tempo le azioni propedeutiche ad effettuare le scelte sul futuro assetto portuale, con specifico riferimento alle banchine dalla n. 21 alla 26, in maniera quanto più possibile oculata e condivisa, e comunque nel superiore interesse pubblico dello sviluppo del porto.
In questo quadro di collaborazione lo scorso settembre ha promosso una consultazione pubblica rivolta agli “addetti ai lavori” ed ha nominato un Gruppo di lavoro di supporto al Presidente con l’incarico di valutare i molteplici aspetti della questione, anche alla luce dei contributi liberamente pervenuti dagli operatori e apprezzati dall’Autorità Portuale, e di formulare poi al Presidente stesso osservazioni e proposte.
In verità nel corso delle attività del Gruppo di lavoro il quadro di riferimento si è profondamente modificato. L’Autorità Portuale è riuscita, con caparbietà e superando tutte le barriere burocratiche, ad ottenere il permesso per effettuare l’escavo dei fondali davanti alla nuova banchina n. 26, ha redatto il progetto, ha aggiudicato l’appalto, ed è già in corso e visibile la preventiva ricognizione bellica.
I lavori dovrebbero essere completati entro il prossimo agosto, dopo di che la banchina di oltre 300 metri di lunghezza sarà pienamente operativa e prioritariamente destinata ai container, grazie anche alla simultanea conclusione dei lavori di realizzazione del molo di sopraflutto, grande opera a protezione della operatività della banchina (prevista per fine giugno). A seguito delle note problematiche che hanno costretto a interdire la banchina n. 22, l’Autorità Portuale ha già redatto il progetto di ristrutturazione, che è attualmente in fase di validazione, e si prevede che nei prossimi 2 – 3 mesi sarà emesso il bando.
L’Autorità Portuale per esigenze di controllo e sicurezza ha poi avviato da tempo – cosa mai in precedenza effettuata ma oggi indispensabile per la tipologia dei nuovi mezzi in dotazione alle imprese - indagini geotecniche anche sulla banchina n. 23, e si stanno delineando elementi certi per l’eventuale intervento da effettuare.
In questo quadro di temporanea incertezza riguardo all’utilizzo immediato delle banchine il Comitato Portuale, dopo approfondita discussione, ha ritenuto necessario, nel superiore interesse pubblico ed in primis del mondo delle imprese e dell’occupazione, subordinare l’avvio delle procedure di assegnazione delle nuove concessioni all’approfondimento dei tempi di ripristino, per cui fino al 31 ottobre 2015 è stato stabilito un assetto temporaneo che prevede: per la banchina n. 26, la sua immediata destinazione, appena operativa, ad accosto preferenziale per i contenitori e la sua messa a disposizione, come banchina pubblica, delle imprese portuali non concessionarie che operano in tale settore e che oggi hanno a disposizione le banchine pubbliche n. 21 e 24;
Tutto ciò per permettere alle imprese di continuare ad operare nelle migliori condizioni possibili all’interno di un quadro infrastrutturale con banchine concepite e costruite molto tempo fa, che l’Autorità Portuale ed il Comitato Portuale, con pragmatismo e senso di responsabilità, puntano con grande determinazione ad ammodernare e potenziare per rendere il porto di Ancona sempre più competitivo all’interno del mercato attuale.
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