Il comitato portuale dell’Autorità portuale del Levante, nella seduta del 6 maggio scorso, ha approvato il rendiconto generale 2014 che si chiude con un avanzo di amministrazione di circa 7 milioni e 600 mila euro ed una liquidità di circa 5 milioni e 300 mila euro. Sul documento contabile ha espresso parere favorevole anche il collegio dei revisori dei conti nominato dal ministero vigilante.
Anche per l’esercizio 2014 - ha evidenziato il presidente Mariani - è stata confermata, nel rispetto dei vincoli imposti dalle normative
vigenti, la gestione di contenimento dei costi, già attuata con successo sin dal 2013, assicurando comunque adeguati livelli di servizi ai passeggeri ed alle merci in transito.
Sul versante delle entrate vi è stato un incremento del valore della produzione attribuibile prevalentemente alle maggiori entrate rivenienti dalle tasse portuali. A tale proposito - ha evidenziato ancora Mariani - si è ritenuto opportuno non utilizzare la leva delle addizionali su tasse, diritti e canoni, che pure sarebbe possibile nell’attuale assetto normativo che disciplina l’autonomia finanziaria delle autorità portuali, al fine di sostenere gli sforzi che gli operatori stanno affrontando per contrastare la generale crisi economica.
In conclusione, grazie ad una gestione oculata ed una costante azione di controllo e riduzione delle spese, è stato possibile chiudere l’esercizio finanziario con un ottimo risultato di parte corrente che presenta un avanzo di circa 750 mila euro, confermando così il buono stato di salute finanziario dell’ente.
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