Il porto di Civitavecchia ha tutte le carte in regola per essere inserito nella lista dei porti strategici europei, ovvero nel core network, dal quale a sorpresa era stato escluso nell’ultima tornata di esame da parte della Commissione comunitaria.
I lavori della Due giorni del Mediterraneo hanno tenuto a battesimo la ormai probabilissima alleanza imprenditoriale fra gruppo Gavio e Contship Italia per la realizzazione nello scalo laziale, di uno hub mediterraneo del traffico container, mentre nel pomeriggio di ieri sono proseguiti con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Dimitrios Theologitis, il direttore della DG Move della Commissione europea, personaggio chiave per le scelte relative ai core networks e braccio operativo del commissario Siim Kallas per quanto riguarda l’elaborazione della nuova politica dei trasporti.
Dal confronto che ha visto anche la partecipazione del responsabile della rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unione europea, Angelo Ricci, del direttore generale programmazione progetti internazionali del ministero delle Infrastrutture, Maria Margherita Migliaccio e del direttore regionale del Lazio per le attività produttive, Rosanna Bellotti, sono emerse indicazioni del tutto innovative sulla politica portuale che la Commissione europea intende adottare ma anche le difficoltà che l’Unione europea incontrerà nell’imporre le sue nuove linee guida in un mercato dei porti (a Civitavecchia erano presenti i rappresentanti di Riga, Barcellona, Pireo e Rotterdam) caratterizzato da governance e forme di autonomia profondamente diversificate.
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