È arrivata a Roma la deputata siriana Maria Saadeh, in visita in Italia da oggi fino al 3 dicembre.
La deputata si trova in Italia per accompagnare il Patriarca Greco Ortodosso Gregorio III Laham, che incontrerà Papa Francesco il 30
novembre. La parlamentare siriana ha espresso la propria soddisfazione per essere finalmente riuscita a raggiungere il nostro Paese dopo il veto imposto lo scorso anno, in occasione della programmazione di una precedente visita.
Maria Saadeh lotta da anni per la pace in Siria e contro la mistificazione mediatica. Obiettivo della sua visita è farsi portavoce delle profonde sofferenze vissute dai cristiani nel paese e, in generale, da tutte le minoranze presenti in Siria.
Una battaglia sostenuta e combattuta anche da Assadakah - Centro Italo Arabo, della quale è testimonianza il libro inchiesta “Syria. Quello che i media non dicono”, nel quale è presente un intero capitolo dedicato all’impegno e alla forza di una donna che ha difeso il suo Paese nonostante il conflitto. Una donna che, con forza e impegno, ha cercato di diffondere la corretta informazione al di là dei confini siriani rimanendo sempre al fianco del suo popolo.
Le sofferenze della minoranza cristiana si palesano in tutta la loro drammatica urgenza e a nulla sono valse le risoluzioni del Parlamento Europeo, che si è detto consapevole del fatto che le comunità si trovano nel mezzo di un fuoco incrociato e sono spesso costrette a schierarsi in favore o contro una delle parti in guerra.
A nulla sono inoltre valsi gli appelli della Grande Madre e del sacerdote di Ma’lula che chiedevano un immediato intervento della comunità internazionale che evitasse la distruzione della roccaforte della cristianità in Siria.
Ma’lula è stata rasa al suolo nei mesi scorsi. Nella città più antica della Cristianità non è rimasto nessuno, i ribelli hanno fatto scempio dei paramenti e degli arredi sacri, i bombardamenti hanno distrutto le ultime chiese e gli edifici rimasti.
Durante i numerosi incontri con il Segretario Generale di Assadakah, Raimondo Schiavone, la Saadeh ha sempre ribadito, e lo ha fatto anche in questa occasione, come la ricostituzione dello Stato siriano sia l’unica garanzia a tutela delle minoranze religiose presenti del suo Paese.
La Siria, dice la Saadeh, è la culla della civiltà e il centro focale del Medio Oriente, la sua debolezza rappresenta un pericolo evidente per la stabilità e la pacifica convivenza delle popolazioni di tutta l’area.
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