Ifel. Il lavoro prende in esame la necessità di riqualificare complessivamente la capacità d’intervento delle amministrazioni pubbliche nei processi di sviluppo locale centrati sulla cultura, anche alla luce delle difficoltà di molte amministrazioni ad utilizzare virtuosamente i fondi comunitari.
Nonostante l’Italia abbia un patrimonio culturale di grande entità, esiste una forte difficoltà degli enti proprietari (Stato, Regioni, enti locali) a sviluppare dei programmi di valorizzazione, sia per quanto riguarda singoli siti, ma ancor di più in ottica di “area vasta” e di sviluppo integrato del territorio.
La scarsa qualità progettuale nel settore culturale, unita alla difficoltà di spesa delle risorse assegnate, peraltro, influisce negativamente anche sulla capacità del settore di attrarre capitali privati, impedendo di innescare fruttuose collaborazioni di partenariato pubblico-privato.
In questo senso lo studio propone l’istituzione di un Fondo per la progettualità culturale che, cogliendo l’opportunità del nuovo ciclo di programmazione europea 2014-2020, permetta l’introduzione di appropriate misure finanziare che facilitino la concertazione interistituzionale, la qualità dei progetti e il loro accompagnamento attuativo, la definizione di modelli di gestione sostenibile e, per questa via, favorire l’investimento dei privati.
Eduardo Cagnazzi
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