mercoledì 13 novembre 2013

Progetto pilota per il riciclo oggetti dismessi

Trasformare oggetti dismessi in beni da poter riutilizzare, evitando così che diventino rifiuti da smaltire in discarica, e recuperare i tanti oggetti presenti nel flusso dei rifiuti che hanno ottime potenzialità sul mercato dell'usato, si può.
 Lo prevede il progetto pilota Prisca, finanziato dalla Commissione
europea attraverso il programma Life Plus Ambiente 2011, che si propone di dimostrare la fattibilità di due Centri di riuso e riparazione, realizzati a Vicenza e a San Benedetto del Tronto, in cui si sperimenta un modello gestionale utile alla massimizzazione delle attività di riutilizzo di beni e di preparazione al riutilizzo dei rifiuti che, in assenza di una filiera organizzata, verrebbero inevitabilmente smaltiti.

Prisca nasce dalla collaborazione tra sei partner dislocati su tutto il territorio nazionale: ente capofila è la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna di Pisa cui è affidata la supervisione scientifica, la onlus romana “Occhio del Riciclone” è il responsabile tecnico, la Cooperativa sociale “Insieme” di Vicenza conduce la sperimentazione operativa sul territorio, in collaborazione con la società Valore Ambiente srl di Vicenza, così come il Comune di San Benedetto del Tronto, al Wwf Ricerche e Progetti spetta, infine, il compito di sensibilizzare e diffondere le buone prassi.

I risultati della prima fase dimostrativa, partita a settembre 2012 e che durerà fino a giugno 2015, saranno illustrati a Napoli (Mostra d’Oltremare) il prossimo 16 novembre. Parteciperanno i rappresentanti dei centri pilota, delle istituzioni e studiosi.
 Eduardo Cagnazzi

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