apre a Napoli, presso La Caffettiera, locale emblema di eleganza e di raffinatezza nell’arte dell’accoglienza, la prima Ambasciata del caffè nel mondo.
Un luogo dove alla tazzina viene dedicato tutto il rispetto, l’attenzione e la cura che merita; un’operazione commerciale che porta la firma di Amedeo Terlizzi, responsabile del settore Horeca dell’azienda di Melito, e di Guglielmo Campajola, amministratore de La Caffettiera.
Alla base dell’iniziativa imprenditoriale è una sorta di disciplinare che regolerà la regola d’arte di un caffè impeccabile all’Ambasciata: l’utilizzo di macchine a leva per esaltare le capacità del barista caffettiere; una carta del caffè con tre diverse miscele per consentire al cliente di scegliere il gusto preferito; il coffee hour seduti dalle 7 alle 10 allo stesso prezzo del banco; infine, come in tutte le ambasciate del mondo, la promozione della cultura della tazzina accogliendo i turisti stranieri con una cartolina ricordo in diverse lingue. E non ci sarà solo caffè alla Caffettiera.
Con la miscela Kimbo limited verranno realizzati cocktails, babà con crema, liquore, gelati e semifreddi, naturalmente al caffè. Con oltre 2mila bar e ristoranti in Italia, 600 punti vendita della rete Autogrill che vedono affluire ogni anno da Napoli oltre mille tonnellate di caffè, 700 alberghi-clienti in Italia grazie alla partnership con Unilever e diverse migliaia di negozi, Kimbo è da qualche anno in forte espansione.
Non solo nel Belpaese (l’ultima operazione è l’acquisizione la settimana scorsa del bar di Palazzo Vecchio a Firenze), ma anche all’estero: terzo brand di caffè in Francia con 11mila locali-clienti, si sta espandendo anche nel Regno Unito, terzo mercato di riferimento in termini strategici, attraverso la consociata Kimbo UK, e nei paesi del Nord Europa.
Eduardo Cagnazzi
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