d’oltralpe, in transito o stanziale nei porti della nostra Penisola. E’ questo l’obiettivo di Assomarinas, l’Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo, che, col proprio stand collettivo in rappresentanza di una novantina di porti associati, anche per arginare la crisi che ha colpito il settore, “esporterà” l’immagine e l’operatività delle tante eccellenze che queste strutture rappresentano, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia passando per Sicilia e Sardegna, costituendo, di fatto, un unico, circumnavigabile network attrezzato con punti di assistenza di livello europeo dislocati a poche miglia l’uno dall’altro.
Dunque, a qualche settimana dal Salone Nautico Internazionale di Duesseldorf, Assomarinas ha confezionato un “allettante update” della portualità turistica italiana con particolare attenzione ai cospicui investimenti dei marina per ospitare imbarcazioni di sempre maggiore stazza fino ai superyacht di oltre 24 metri:
“Oltre a presentare lo stato dell’arte e le grandi potenzialità delle nostre strutture, lanceremo un pressante invito a riormeggiare nei nostri marina – anticipa il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – poiché, conti alla mano, la portualità turistica di casa nostra risulta essere più competitiva in termini di costi e di qualità di servizi rispetto a tanti altri porti mediterranei anche grazie alle nuove strutture di recente inaugurate come Marina d’Arechi a Salerno, Marina del Gargano a Manfredonia, Marina di Pisa, per circa 2000 nuovi ormeggi e quelle, in fase di imminente completamento, di Marina di Polignano a Mare (Cala Ponte) o del Porto Turistico di Cecina, per ulteriori 1000 posti barca, per non parlare di altri, in via di realizzazione, come il porto Mediceo di Azimut - Benetti, ma solo per citarne alcune”.
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