Presidente Fuochi quale la sua visione per il futuro del sistema Portuale italiano?Ritengo che si debba andare verso un ragionamento integrato fra porto e retroporto in maniera da creare delle grandi aree logistiche che possano essere competitive sia nei confronti del Nord Europa sia del Mediterraneo.
La ricetta è semplice e nota: semplificazione burocratica in primis, tempi certi e investimenti mirati in un piano di logistica e di “logica” nazionale. La mia riflessione è che nonostante la conformazione geografica del nostro Paese è antieconomico che porti fra loro vicini lavorino sulle stesse tipologie di traffici. Quindi bisogna specializzarsi.
Cosa pensa poi del Gigantismo Navale?Questo fenomeno modificherà in modo sostanziale la portualità mondiale: le compagnie indirizzeranno le loro navi verso i porti che potranno accoglierle e che disporranno di un retroterra adeguato a gestire e movimentare volumi sempre più crescenti Questo porta automaticamente ad una ricetta con alcuni punti essenziali: è fondamentale sviluppare una una visione geografica moderna ed in linea con le nuove direttrici di traffico ed il gigantismo, individuare dei porti realmente strategici e competitivi, razionalizzare il numero degli scali su cui concentrare le poche risorse e lo sviluppo di collegamenti ed infrastrutture logistiche adeguate.
Un altro tema che sta a cuore al Propeller Milanese è quello di Expo 2015 con il progetto Minova
Si è vero e l’obiettivo è lanciare una collaborazione fra il Porto di Genova ed i network esistenti integrando sistemi informativi e procedure e coinvolgendo maggiormente i terminal interni che possono avere un ruolo strategico come Novara, Mortara, Melzo Busto Arsizio, Segrate, Piacenza che a fronte di un simile progetto potrebbero sviluppare volumi di traffico importante pari a quello che oggi movimentano con il terrestre. Per questa ragione la necessità del terzo valico è chiara a tutti: attraverso un collegamento veloce le aree di Milano e Genova si potranno saldare e realizzare una macrocittà del mare e delle Merci.
(leggi l’intervista completa su Porto&diporto edizione Dicembre)
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