Confitarma esprime rammarico nel constatare che, al termine dell’incontro del 2 luglio, le Organizzazioni Sindacali Confederali abbiano dichiarato lo stato di agitazione motivandolo sulla base di una decisione unilaterale assunta dalla Confederazione Italiana Armatori.
Per questo, Confitarma ritiene doveroso chiarire quali siano state le reali ragioni che hanno determinato il venir meno delle condizioni per proseguire l’intero negoziato, a seguito delle rigide posizioni assunte dal Sindacato per il comparto del rimorchio.
E’ importante sottolineare che la trattativa per il rinnovo contrattuale, ripresa da diversi mesi, interessa anche gli altri comparti del settore marittimo, come il cabotaggio e i traffici internazionali, nonché l’adozione di nuove misure per incentivare l’occupazione italiana. Su tali temi si è progressivamente registrato un concreto avvicinamento tra le posizioni delle parti.
Per quanto concerne il comparto del rimorchio, Confitarma da anni ha posto al centro del confronto sindacale l’esigenza di mettere le società concessionarie di questo servizio in condizione di poter competere alla pari con i concorrenti comunitari, in vista delle nuove gare per il rilascio delle concessioni divenute ormai obbligatorie, salvaguardando al contempo i livelli occupazionali dei marittimi italiani imbarcati sui rimorchiatori.
Nonostante – conclude la nota di Confitarma - l’indubbia valenza strategica di tale questione per l’intera trattativa, il Sindacato ha assunto un atteggiamento di sostanziale chiusura che ne ha reso inevitabile la sospensione.
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