Mercoledì 23
luglio alle ore 11 il relitto di Concordia ha lasciato l’Isola del Giglio per
essere trasportato sino alla sua destinazione finale, il porto di Genova Voltri.
Il Concordia
è al centro di un convoglio composto
da 14 mezzi navali. E’ trainato a prua da
due rimorchiatori oceanici. A poppa sono agganciati altri due rimorchiatori
ausiliari. Gli altri mezzi che fanno parte del convoglio ospitano
equipaggiamento e personale che saranno di supporto durante l’intero viaggio.
Dalla sua
partenza dall’Isola del Giglio il convoglio deve percorrere una distanza totale
di circa 200 miglia nautiche, procedendo a una velocità media di due nodi. L’arrivo
nell’area del porto di Genova Voltri è previsto per domenica 27 luglio.
Ad aprire il convoglio c’è un team
di biologi marini su un mezzo equipaggiato con tecnologie specifiche per
l’avvistamento di mammiferi marini. In caso di avvistamento di cetacei, la
velocità del convoglio sarà ulteriormente ridotta.
L’operazione
di trasferimento è gestita da Titan Micoperi, lo stesso consorzio che ha
portato a termine la rimozione del relitto, nel rispetto assoluto delle
normative e regolamenti vigenti e con le autorizzazioni e la supervisione della
Guardia Costiera italiana.
La
rotta dall’Isola del Giglio a Genova scelta dal Comandante del Capoconvoglio è
stata pianificata tenendo conto dei principi fondamentali della navigazione
marittima, della sicurezza sul lavoro, della sicurezza ambientale e delle condizioni meteo-marine.
Come sempre,
anche il progetto di trasporto del relitto di Concordia si basa su una attenta
valutazione dei possibili scenari di rischio, al fine di implementare misure
preventive e definire modalità di gestione di qualsiasi possibile emergenza.
Oltre alla
sicurezza, il rispetto dell’ambiente ha la massima priorità. Per mitigare i
rischi ambientali sono stati effettuati campionamenti delle acque interne al
relitto per determinarne le caratteristiche chimico-fisiche; i risultati, resi
noti dalle autorità competenti, non hanno evidenziato criticità.
Tuttavia, per
essere pronti a gestire qualsiasi evenienza, è stato definito e condiviso con
le autorità un piano di gestione dell’emergenza, con mezzi, equipaggiamenti e
personale specializzato dedicato, pronto ad intervenire 24 ore su 24.
Durante l’intero
viaggio il relitto è tenuto costantemente sotto controllo da un sistema di monitoraggio
costituito da sensori di precisione, che consentono la continua valutazione del
comportamento dello scafo.
Una squadra di
sommozzatori specializzati esperti in “salvage operations”, con mezzi e
attrezzature specialistiche, è pronta a intervenire 24/24 durante il trasporto
per poter procedere ad ispezioni e se necessario ad interventi, anche
subacquei, di qualsiasi tipo.
Nel convoglio
c’è anche un team dedicato all’emergenza medica, composto da medico e
paramedico, pronti a fornire assistenza in caso di necessità. Uno dei mezzi
navali è attrezzato con due camere iperbariche.
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