coralmente sottolineato la necessità di fare massa critica per smuovere la politica e ottenere quei provvedimenti, nella maggior parte dei casi a costo zero, che sarebbero in grado di rilanciare il settore e di incrementare in modo decisivo l’occupazione.
Luciano Serra, presidente Confturismo-Assonat, Lorenzo Spadini vice presidente Assomarinas, Alfredo Malcarne, presidente Assonautica Italiana e Michele Pappalardo, presidente Federagenti hanno invitato il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti a farsi latore di un progetto di rifondazione del cluster marittimo, definendo una serie di obiettivi a breve periodo che, se centrati, potrebbero determinare uno sviluppo immediato non solo del turismo che viene dal mare, ma di una intera filiera produttiva, economica e sociale.
In particolare Michele Pappalardo ha evidenziato come per giustamente colpire potenziali evasori, si sia indiscriminatamente colpita tutta la grande nautica (in gran parte di proprietà straniera) provocando danni incontrollabili e perdite di posti di lavoro. Nel corso del dibattito a monte dell’inaugurazione della nuova marina per mega yacht, il porto di Civitavecchia ha anche riproposto con forza il progetto di una grande area regionale che sulla logistica e sul rapporto con il mare, sia per quanto attiene le merci sia per quanto concerne i passeggeri, trovi le motivazioni per un grande rilancio economico e occupazionale.
Le linee guida di questa operazione sono state tracciate dall’assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive della Regione Lazio, Guido Fabiani, che ha sottolineato come lo sviluppo del porto di Civitavecchia sia strategico per l’economia dell’intera regione, anche al fine di realizzare un coordinamento globale degli investimenti e delle priorità infrastrutturali.
E a proposito delle opere strategiche, Fabiani ha citato la superstrada Orte-Civitavecchia, il progetto per la creazione di una zona franca nel porto di Civitavecchia e la messa a punto di una cabina di regia per l’economia del mare, nell’ottica della blue economy rilanciata di recente dall’Unione europea.
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