camerali provinciali. Presenti per le CdC i presidenti Giovanni Da Pozzo e Antonio Paoletti e il vice di Gorizia Roberto Tonca, assieme ai segretari generali Maria Lucia Pilutti (Ud), Stefano Patriarca (Ts) ed Emanuela Fattorel (Pn), mentre per i sindacati sono intervenuti Luca Munno ed Eleonora Marosa (Fp CGIL), Susanna Pellegrini (FILCAMS CGIL), Massimo Bevilacqua, Fabia Bensi, Maurizio Perazzoni (CISL FP), Manuel Togni (UIL) e Paolo Duriavig (Fisascat Cisl).
Tutti si sono dichiarati concordi nello stimolare l'azione sul livello nazionale, terreno effettivo su cui si gioca la partita della riforma, ma partendo dal chiedere un incontro congiunto con la presidente della Regione Debora Serracchiani, per discutere della situazione che verrà a verificarsi quando, con il prossimo anno, le Camere si troveranno a gestire un taglio pesante dovuto alla riduzione del diritto annuale del 35% - che diventerà 40% nel 2016 e 50% nel 2017.
La misura attesa della diminuzione di tali risorse mette a rischio, nel medio termine, l'operatività delle CdC a favore del territorio e delle imprese, poiché corrisponde praticamente agli investimenti in progetti, interventi, contributi e iniziative per le realtà produttive. I rappresentanti sindacali hanno proposto la sottoscrizione di un protocollo d'intesa, di carattere regionale e provinciale, che affronti il tema del personale delle CdC e delle conseguenze derivanti da un riordino del sistema camerale, che pur da tutti è stato ritenuto necessario.
"Un conto è riformare il sistema, fatto necessario, un conto è depauperare enti che sono tra i rari esempi di efficienza e con funzioni importantissime di tutela del mercato, a partire dalla tenuta della più importante banca dati dell’economia tramite il Registro imprese – ha detto il presidente Da Pozzo –. Già con la riduzione del 35% del diritto annuale realizzeremo forti risparmi sui costi di gestione, ma purtroppo dovremo tagliare anche quella parte cospicua di fondi, oltre 4 milioni solo per la Camera di Udine, sempre stanziati a favore dell'economia locale."
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