«Quest’anno sono venute a maturazione le condizioni per rendere veramente competitivo il porto. Tutto ruota, però, attorno all’approvazione del Piano regolatore Portuale». Nel giorno della conferenza stampa di fine anno la riflessione del presidente dell’Authority, Giuliano Gallanti, parte da qui, dalle
decisioni prese sul bacino grande in muratura, da quelle sulla Porto 2000 e dall’esigenza mettere in sicurezza il Prp, mediando fra posizioni molto lontane fra loro e spuntando le unghie ai polemisti di professione.
Già, il piano regolatore portuale. Per il numero uno dello scalo labronico non c’è altro tempo da perdere: «Al Prp sono legate tre importanti partite, la gara sulla porto 2000, quella sui Bacini e la realizzazione della Piattaforma Europa, opera necessaria se vogliamo rispondere alle sfide del gigantismo navale in modo concreto».
L’ultimo tassello da infilare nel puzzle della zonizzazione portuale è la variante al piano strutturale del Comune.
«Sul Prp – ha aggiunto Gallanti – il Comune ha già dato l’intesa e, nella precedente consiliatura, ha approvato a maggioranza la variante al piano strutturale. Quel che resta da fare è rispondere alle osservazioni di 16 soggetti che, durante il periodo di pubblicazione della variante sul Burt, hanno inviato alcune controdeduzioni».
E poi c’è il tema della cosiddetta “privatizzazione” della Porto 2000. Gallanti, e assieme a lui Provinciali, hanno ribadito che Authority e Camera di Commercio faranno tutto ciò che è in loro potere per salvaguardare la presenza del pubblico all’interno di una compagine societaria la cui maggioranza verrà presto ceduta ad un nuovo socio.
«Entro la fine dell’anno o l’inizio del 2015 – ha detto Provinciali – convocheremo l’assemblea per modificare lo statuto della società. Verrà stabilito che sulle questioni più delicate i soci dovranno votare a maggioranza qualificata»
Tra il 15 e il 20 gennaio verranno comunque pubblicati i bandi di gara sia per la cessione delle quote della Porto di Livorno 2000 che per l’affidamento dei bacini.
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