del sistema è partita verso mezzogiorno di ieri, seguendo l’iter indicato dal disciplinare (n.55165/12.12.2014) emesso dall’Ufficio delle Dogane di Napoli1. Concluse le operazioni di monitoraggio, spettanti alla Capitaneria di porto, è stato possibile convalidare le partite A3 dichiarate “in sbarco” fin dalle 16.45: da quel momento era già possibile trasmettere le dichiarazioni di importazione.
“Nonostante le poche ore a disposizione rispetto all’arrivo della nave in porto, lo sdoganamento in mare – spiega Alessandro Fedele, titolare dell’omonima software house che ha seguito questo test insieme al personale della ditta Maggio – ha permesso un netto taglio dei tempi: le operazioni tradizionali avrebbero reso sdoganabili i contenitori solo nella mattinata successiva”.
A pieno regime, e con il supporto dei terminalisti, un tale anticipo consentirà un doppio vantaggio. “Conoscendo in anticipo il numero di scatoloni da sottoporre a verifica, e quindi da destinare nelle apposite aree, sarà possibile snellire le procedure di uscita della mercedallo scalo,” continua Fedele. Inoltre, “saranno ottimizzate tutte le procedure di controllo per le dichiarazioni di importazione che vedono coinvolti enti pubblici come, ad esempio, l’Agenzia delle Dogane e gli Uffici Sanitari”.
Il primo test napoletano nel pre clearing dimostra anche che su rotte brevi (solitamente 8/10 ore per coprire la distanza Gioia Tauro-Napoli) si possono ottenere risultati più che positivi.
Giovanni Grande
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