morti del 3,4% per incidenti sulla rete nazionale ed oltre 6mila feriti rispetto all’analogo periodo 2013. Ma, invece di investire su più ampie misure preventive per la sicurezza stradale, il governo porta nel sacco della Befana di Autostrade per l’Italia e Anas un nuovo provvedimento: un decreto che consentirà ai due enti gestori della rete autostradale nazionale di ridurre di 30 centimetri l’altezza delle barriere.
Una vera manna per Autostrade per l’Italia e Anas che potranno così risparmiare fino al 40% dei costi e rientrare nelle ingenti spese di adeguamento della rete. Non importa se le barriere avranno una resistenza minore a contenere gli urti, in special modo quelli provocati dagli autoarticolati o dalle auto di grossa cilindrata.
Questo grazie ad un decreto del ministero delle Infrastrutture che indica le nuove misure delle barriere spartitraffico e di quelle laterali. E come tutte le decisioni che lasciano perplessi perché non fanno altro che peggiorare l’esistente, l’alleggerimento è richiesto per adeguare i guard rail italiani con quelli degli altri paesi europei. Poco importa se tali barriere sono tutt’ora le migliori in termini di sicurezza, seppure più costose.
Eppure, basterebbero pochi dati per rilevare l’importanza della sicurezza dei veicoli sulle autostrade: in Italia il traffico dei veicoli pesanti tocca circa 9.300 unità al giorno, un numero di gran lunga più alto sia di quello tedesco (5.700 tra camion e tir) che francese (3.880). Ma, evidentemente, i numeri non fanno testo. Secondo Mariano Pernetti, docente di Costruzioni di strade, ferrovie ed aeroporti presso la facoltà d’Ingegneria dell’Università di Napoli, la decisione del governo “non solo abbasserà le soglie di attenzione, quanto comporterà la ridefinizione al ribasso delle responsabilità degli operatori del settore”.
In quanto, commenta Pernetti, la qualità delle barriere è direttamente proporzionale al loro costo: “La spesa per le barriere di livello H3 è di circa il 10% in meno dei guard rail H4, che offrono la maggiore affidabilità. Quelle di livello H2 consentono naturalmente di risparmiare un buon 40%, l’affidabilità è però minore”. Eduardo Cagnazzi
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