Eni ha completato gli studi successivi all’attività di perforazione esplorativa sulla scoperta a gas di Merakes 1, situata nell’offshore profondo dell’Indonesia nel blocco East Sepinngan, rilevando un considerevole incremento del potenziale delle risorse di gas in posto. Eni è operatore del blocco con la partecipazione dell’85%.
Gli studi portano il potenziale del campo di Merakes a oltre 56 miliardi di metri cubi di gas in posto (i volumi precedentemente stimati erano di circa 36 miliardi di metri cubi). Il pozzo Merakes 1 era stato perforato nell’ ottobre dello scorso anno in 1.372 metri di
profondità d’acqua attraversando una colonna di idrocarburi di 60 metri in sabbie di ottima qualità.
Eni anticiperà la campagna di appraisal per valutare la possibilità di sviluppo accelerato della scoperta ottimizzando le sinergie con il vicino campo offshore di Jangkrik, anch’esso operato da Eni.
Il blocco East Sepinggan si trova al largo di East Kalimantan (Borneo), 170 chilometri a sud del centro di liquefazione del gas naturale di Bontang e a soli 35 chilometri dal campo di Jangkrik.
Eni è presente in Indonesia dal 2001 e detiene nel Paese un ampio portafoglio di asset esplorativi, produttivi e in sviluppo che rivestono un'importanza sempre maggiore nel contribuire alla crescita complessiva della società. Attualmente la produzione in quota Eni nel paese è di circa 17 mila barili di olio equivalente al giorno.
Eni ha inoltre effettuato una significativa scoperta a gas e condensati nell’offshore libico, nel prospetto esplorativo Bahr Essalam Sud, situato nell’Area contrattuale D a 82 chilometri dalla costa e a 22 chilometri dal campo in produzione di Bahr Essalam. Eni, attraverso Eni North Africa BV, è operatore dell’Area D con la quota del 100% nella fase esplorativa. La scoperta e’ stata effettuata attraverso il pozzo B1-16/4, perforato in 150 metri di profondità d’acqua, che ha incontrato gas e condensati nella formazione Metlaoui di eta’ Eocenica.
Durante il test di produzione il pozzo ha prodotto circa 1 milione di metri cubi al giorno di gas e oltre 600 barili al giorno di condensati, livello produttivo limitato dalla capacità ridotta in fase di test delle infrastrutture di superficie .
Si stima che in assetto di produzione il pozzo possa erogare oltre 1,5 milioni di metri cubi al giorno di gas e 1.000 barili giornalieri di condensato. La vicinanza di questa nuova scoperta alle infrastrutture di Bahr Essalam ne renderà possibile il rapido sviluppo.
Eni attualmente sta svolgendo attraverso tre impianti di perforazione le attività offshore di esplorazione e delineazione iniziale delle scoperte in Area D.
Lo sviluppo futuro delle risorse di gas naturale presenti in Libia, delle quali questo risultato conferma il grande potenziale, consentirà di supportare la crescita dei consumi e dell’industria domestici, consentendo al paese di mantenere il ruolo di fornitore strategico per l’Italia e l’Europa. Nell’Area D, infatti, sono localizzati i campi di Wafa e Bahr Essalam, che dal 2004 riforniscono di gas il mercato domestico e l’Italia attraverso il gasdotto Greenstream.
I campi dell’Area D associano alla produzione di gas anche elevate percentuali di prodotti liquidi.
Nell’area offshore interessata dalla scoperta, Eni ha in corso e in programma un’importante serie di progetti di sviluppo che consentiranno di valorizzare le significative scoperte commerciali effettuate negli scorsi anni e sta implementando un significativo programma esplorativo volto a soddisfare la crescente domanda domestica.
Le forniture di gas di Eni al mercato libico sono cresciute da circa 1 miliardo di metri cubi nel 2009 a 4,3 miliardi di metri cubi nel 2014, con il potenziale di raggiungere i 6,2 miliardi nel 2015.
Eni e’ presente in Libia dal 1959, dove attualmente produce circa 350.000 barili giorno di olio equivalente
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