I partecipanti stanno mostrando grande interesse per l’iniziativa, e quasi tutti sperano di poter
lavorare a bordo di una nave alla fine del progetto (verrà siglato un contratto a tempo determinato per i due studenti più meritevoli).
Per i ragazzi si sta rivelando particolarmente affascinante osservare i marittimi all’opera nelle sale macchine delle navi. Possono assistere al lavoro che viene effettuato poco prima della partenza, e hanno modo di visitare l’intero comparto la mattina, dopo l’attracco.
Tanti i lavori svolti dalle studentesse e dagli studenti: c’è chi lavora alla reception, chi contribuisce all’organizzazione delle cabine, chi partecipa all’accoglienza degli ospiti al momento dell’imbarco. E ci si rende utili anche per piccoli lavori, come per esempio sostituire le chiavi di una cabina dopo che un cliente fa notare che si è smagnetizzata.
Ad aprile sono saliti a bordo delle navi i ragazzi degli istituti Amsicora di Olbia, Paglietti di Porto Torres, Oggiano e Pira di Siniscola, Besta e Buccari di Cagliari, Garibaldi di La Maddalena, Satta di Macomer, Icg di Perdasdefogu, Ipseoa di Arzachena, Musino di Thiesi, Roth di Alghero, Meloni di Oristano e Satta di Nuoro.
Nel solo mese di aprile, 250 fra studenti e insegnanti sono dunque saliti a bordo delle navi Tirrenia, circa 600 in totale dal giorno del primo imbarco, lo scorso 2 marzo. E nei prossimi giorni gli stage toccheranno ad altre scuole, tra cui il Mossa di Oristano, il Mattei di Decimomannu e il Ferraris di Iglesias.
Una vera e propria avventura per i giovani studenti sardi che, oltre a un’esperienza d’imbarco che dura cinque giorni, grazie a una nuova partnership con le Autorità Portuali della Sardegna potranno usufruire anche di un mini-stage a terra per avere maggiori informazioni sulle professioni marittime, la security, il sistema portuale e le procedure per l’imbarco in servizio.
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