martedì 4 giugno 2013

“Tu vuò fa l’americano” - A Vico Equense


Con  “Tu vuò fa l’americano”, torna in costiera “Festa a Vico” che, grazie all'entusiasmo di Gennaro Esposito, ideatore e motore dell'evento, riesce a coinvolgere i nomi più prestigiosi dell'enogastronomia italiana e non solo. Già da qualche anno, sulla ribalta, anche i protagonisti della pizza d'eccellenza. E quest'anno, l'evento, che ha per tema la celebre canzone di Renato Carosone, vede in calendario due appuntamenti con il cibo più amato da piccoli e grandi: la pizza.


Con tutti gli onori degni di Maria Antonietta (che però preferiva le brioches), la pizza è dunque la protagonista di questa kermesse che porterà un buon numero di visitatori nella città vicana, a conferma che la “margherita” è un business internazionale stimato in circa 15 miliardi di euro, secondo la Fipe. Non tutte le pizzerie, però, possono fregiarsi del marchio di qualità previsto dal disciplinare. Per tale motivo l’evento di Vico è un’ulteriore occasione per mettere in vetrina questo alimento tipico della napoletanità nel mondo.

Il primo evento si svolge il 4 giugno, quando alcuni dei più bravi maestri pizzaioli si esibiranno, affianco ai giovani chef, presso il complesso turistico Bikini, nell'ambito di “Pizza delle Stelle”. Tra questi, Enzo Coccia che per primo si è impegnato a portare la pizza nel mondo degli chef stellati, contribuendo a renderlo piatto nobile. Con lui si esibiranno altri nomi di eccellenza nazionali come Gino Sorbillo, Franco Pepe, Salvatore Salvo, Stefano Callegari e Raimondo Cinque della Pizza a Metro.

Il giorno dopo, mercoledì 5 giugno, dalle 10.00, presso i locali della Pizza a Metro di Vico Equense, si svolgerà il secondo appuntamento dell'iniziativa “La Pizza centimetro per centimetro”. Una mattinata dedicata all'approfondimento dello studio delle tecniche di stesura degli impasti.
”Sarà una mattinata di studio importante - ha dichiarato Antimo Caputo, amministratore delegato del Molino Caputo di Napoli - non solo per capire le diverse tecniche di impasto dei nostri pizzaioli, ma anche per fermare e tramandare nel futuro le differenze tra le varie interpretazioni, per raccontare e fissare quest'arte secolare. Questa mattinata fa parte di un nuovo progetto dedicato a quanti vorranno approfondire il tema”.
Eduardo Cagnazzi

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