Ha avuto luogo al Sea Tec 2014, la tavola rotonda di Assonautica italiana coordinata dal Segretario generale di Assonautica italiana, Matteo Dusconi: i lavori sono stati aperti da Alfredo Malcarne, Presidente Assonautica italiana che ha ricordato come il 2013 sia stato un anno nero per l’economia del mare, riportando sommariamente numeri e cifre significative, ma declinando nuovi progetti e proposizioni di Assonautica Italiana per il 2014: in particolare partendo dalla periferia, coinvolgere le economie e le Camere di commercio
locali, per aiutare la complessa ricostruzione del sistema dei porti, del turismo nautico, un percorso nuovo di internazionalizzazione delle imprese (non più con operazioni spot ma con una nuova politica di sostegno del made in Italy). “Siamo moderatamente ottimisti perché crediamo nell’economia del mare nella “bellezza” del nostro lavoro quotidiano, un impegno teso al cambiamento delle regole del mercato, una energia ed un entusiasmo che vogliamo trasferire anche in altri settori”.
Il Presidente Malcarne ha inoltre sottolineato come si debbano superare inutili campanilismi e adottare invece progettualità strategiche e di sistema in tema di accoglienza portuale e sviluppo del turismo nautico. “se si riuscisse a mettere il settore a sistema, potremmo mettere su la più grande flotta charter del Mediterraneo”.
E parlando di porti, il testimone è passato naturalmente a Luciano Serra, residente di Assonat che con la sua solita decisione ha parlato del suo mondo, quello delle “partite iva”: le proroghe vanno mirate in maniera proporzionali agli investimenti fatti”: invece si assiste ad una politica di proroghe disordinate e ingiustificate, un vero regalo agli stabilimenti balneari a scapito dei porti turistici. E’ un problema non di incapacità politica ma di incapacità amministrativa.
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