Tutte le aziende sono soggette a regolari controlli, relativi alla sicurezza sul lavoro e, dove richiesto, a verifiche dei sistemi di prevenzioni antinquinamento a tutela dell’ambiente. MCT, il mega-transhipment hub nel porto di Gioia Tauro non fa eccezione.
Il 23 Giugno 2015, le squadre MCT sono state coinvolte in una esercitazione, coordinata dalla Capitaneria di Porto, il cui scopo era testare le procedure e la capacità di reazione di fronte ad una situazione di emergenza. “INCEPTUM” (questo il nome scelto per l’esercitazione) ha permesso ai team di simulare la risposta ad un incendio a bordo di una nave di classe ULCC e il contenimento di un versamento in mare di
sostanze ossidanti di classe IMO 5.1; il test è stato superato a pieni voti.
Carmine Crudo, responsabile delle operazioni del terminal, ha commentato: “Qui a MCT arrivano circa 1500 navi ogni anno, anche se il rischio è basso, dobbiamo essere sempre preparati a rispondere ad ogni evenienza. Il nostro “safety record” è positivo, ma proprio recentemente è scoppiato un incendio a bordo di una ULCC che stava attraversando il Canale di Suez per entrare nel Mediterraneo: anche se rari, questi incidenti (purtroppo) possono capitare.
Se e quando si verificheranno nel porto di Gioia Tauro, le squadre MCT sono pronte a lavorare insieme alle autorità competenti. Trattandosi di una simulazione, il rischio è quello un approccio poco professionale, ma tutto quello che ha a che fare con la Convenzione sulla Sicurezza della Vita in Mare (SOLAS) e l’ambiente merita un alto livello di attenzione e integrità: siamo felici di poter dire che questo è stato un esercizio utile, e che tutti i partecipanti erano perfettamente consapevoli dei rischi e dell’importanza dell’attività: se si fosse trattato di una vera emergenza, sono sicuro che tutto il personale portuale avrebbe contribuito con il 200% del’impegno e della professionalità.”
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