Nave Linosa è partita dal porto di Napoli con un team di ricercatori del dipartimento di Scienze e
Tecnologie dell’Università partenopea per recuperare le apparecchiature collocate lo scorso 7 ottobre dal cacciamine Milazzo nel centro del Mar Tirreno, a circa 3.350 metri di profondità.
Tali strumentazioni hanno registrato e memorizzato dati scientifici che saranno analizzati per approfondire i processi direttamente correlati ai cambiamenti climatici globali, nel contesto del programma internazionale “Hydrochanges” della Mediterranean Science Commission.
La Marina Militare è da sempre impegnata in compiti che, per loro natura, sono strettamente connessi al mondo civile, alla tutela dell’ambiente marittimo ed alla ricerca scientifica.
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