intervistati. Grazie all’effetto traino di Expo 2015 a salire sono anche le tariffe medie di vendita; in particolare la crescita si è registrata negli hotel di Milano e dei comuni più vicini all’Esposizione Universale con incrementi tariffari stimati del 24%, mentre le variazioni negli hotel fuori provincia di Milano sono state contenute e in alcuni casi nulle.
Anche se la maggior parte di loro (68%) ritiene l’indotto della manifestazione a beneficio degli hotel al di sotto delle aspettative, il 53% degli albergatori si aspetta un incremento nei mesi autunnali, con un 19% che prevede un aumento a partire già dal mese di agosto.
«Dopo un inizio non in linea con le aspettative degli albergatori, Expo ha iniziato a decollare, tanto sul mercato turistico italiano che su quello internazionale e in particolare sul segmento leisure europeo – ha commentato Fulvio Origo Marketing Director di HRS Italia –. Interessanti sono le prospettive positive a partire da agosto che rileviamo da parte degli hotel, tendenze che dovranno essere tenute in considerazione dai viaggiatori vacanzieri e d’affari intenzionati a pianificare pernottamenti nei prossimi mesi».
Ma qual è la carta di identità del visitatore di Expo?
Quello che pernotta in hotel è nella maggior parte dei casi (81%) un turista in vacanza, per lo più non italiano dal momento che nel 59% dei casi proviene da altri paesi europei e si trattiene negli hotel lombardi mediamente 1,92 notti, il tempo necessario a visitare i padiglioni di interesse nell’area Expo.
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