spiegando che “va bene l’intervento del Ministro Delrio ma tutto il settore richiede una funzione urgente di coordinamento ed intervento che non avvenga sola a fronte del sommarsi di emergenze”.
Secondo il dirigente della Filt “dopo il piano degli aeroporti serve un piano che definisca poteri e ruoli nella gestione di ogni scalo e serve regolare il mercato per la tutela dei passeggeri e dei lavoratori perché quanto accaduto a Fiumicino in questi mesi ha messo in fila problemi irrisolti e accumulati negli anni, non solo in quello scalo”.
“Nel settore - denuncia Cortorillo - ci sono stati aeroporti privatizzati con il solo obiettivo di sostituire monopoli privati a quelli pubblici che anziché progetti di investimento hanno attuato politiche di pura rendita finanziaria e negli aeroporti si sono registrate funzioni frammentate e contraddittorie che hanno spesso posto ogni soggetto istituzionale uno in contrasto con l’altro. L’incendio al terminal 3 è l’esempio più chiaro laddove ha generato danni pari solo all’incertezza di chi aveva responsabilità e poteva e doveva decidere”.
Secondo il segretario nazionale della Filt inoltre “il mercato va regolato in quanto ha dimostrato di non poterlo fare da solo e va regolata la tutela dei passeggeri che subiscono non solo i disservizi dei singoli voli, ma soprattutto l’assenza di tutela nei momenti di emergenza. Va regolato - prosegue Cortorillo - il mercato dell’handling che è diventato un far west senza regole, in cui tutti si possono improvvisare imprenditori e su cui nessuna autorità svolge alcuna funzione effettiva di controllo. Il Ministro - chiede infine il sindacalista della Filt - deve intervenire su Enac, affinché in ogni aeroporto, meglio sarebbe come avvenuto in Spagna su scala nazionale, si definiscano numero e requisiti degli operatori di handling, con la definizione di una vera clausola sociale che impedisca la nascita di imprese low cost e low rights”.
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