mercoledì 22 luglio 2015

Affitti troppo cari, principale causa di disdetta della locazione


Sono Napoli, Venezia, Roma e Firenze le città in cui la difficoltà a sostenere i canoni di affitto troppo elevati risulta essere la prima causa di disdetta da parte dell’inquilino. E’ quanto rileva un’analisi condotta fra le sue 300 agenzie in Italia da Solo Affitti, franchising immobiliare specializzato nella
locazione presente anche in Spagna.
Fra le grandi città italiane con i canoni più elevati, solo a Milano gli inquilini riescono meglio che altrove a far fronte ai canoni di locazione nonostante la crisi economica.

A livello nazionale, più di quattro volte su dieci (43,7%) sono di carattere strettamente abitativo – secondo i dati raccolti da Solo Affitti – le motivazioni che spingono gli inquilini alla disdetta del contratto d’affitto: la necessità di trovare una soluzione abitativa in affitto più economica, oppure la ricerca di un immobile più spazioso o ancora – seppur meno frequentemente rispetto al passato – l’acquisto di una casa.

“Nell’attuale contesto di mercato – spiega la Responsabile Comunicazione di Solo Affitti, Isabella Tulipano – l’ampia offerta di abitazioni in affitto e il sempre più diffuso fenomeno degli sfratti per morosità consegnano all’inquilino referenziato un maggiore potere contrattuale rispetto al passato. Non raro riscontrare famiglie che disdicono il contratto di affitto per cercare una abitazione più spaziosa o moderna, a canoni decisamente inferiori rispetto a qualche anno fa”.

Il contratto viene talvolta interrotto anche per situazioni di degrado dell’immobile (6,2%). Muffa, umidità e cattivo stato di manutenzione hanno,ad esempio nella zona universitaria di Bologna, un peso non indifferente. “Nelle città come Bologna, dove più diffuso che altrove è l’affitto a studenti universitari – segnala Isabella Tulipano – il proprietario non è particolarmente stimolato a ristrutturare o rinnovare gli immobili”. Anche a Genova e nelle città del centro-sud in generale lo stato degli immobili lascia spesso a desiderare ed è causa di disdetta più che altrove.

Nel 6,5% dei casi le disdette sono invece riconducibili a conflittualità tra l’inquilino e altri soggetti, dal proprietario al vicinato. La classifica delle città dove i litigi condominiali o con vicini portano più spesso alla chiusura dei contratti di affitto vede in testa Catanzaro, Cagliari e Genova. Il dato è abbastanza alto anche su Bologna: probabilmente, anche in questo caso il fenomeno va messo in correlazione alla diffusione dell’affitto a studenti universitari.

Ma cosa accade dopo la disdetta del contratto d’affitto? Nella maggior parte dei casi (69%) l’inquilino continua a rivolgersi al mercato dell’affitto, vista l’assenza di valide alternative.
Sono pochi quelli che hanno lasciato l’affitto per acquistare una nuova casa: 18% a livello nazionale.

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