giovedì 7 novembre 2013

Burundi, invito alle aziende italiane

Attivazione di un’impresa in un solo giorno, protezione degli investimenti, stabilità socio-politica, facilitazioni fiscali, sicurezza e tutela della proprietà privata. Il Governo del Burundi ha illustrato i capisaldi della sua strategia di attrazione degli investimenti occidentali ad una nutrita schiera di imprenditori, associazioni e ONG italiani interessati a conoscere, direttamente dal vice Presidente della Repubblica S.E. On. Gervais Rufyikiri, dal Ministro dell’Agricoltura Odette Kayitesi e dal Ministro della Sanità Pubblica Sabine Ntakarutimana, le opportunità che il Paese africano è pronto ad offrire. L’incontro si è svolto martedì 5 novembre nella sala di rappresentanza della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale in piazza di Spagna 35, Roma. La delegazione governativa è stata ospitata dall’ing. Alfredo Cestari, Commissario Generale per l’Expo 2015 per il Burundi e presidente ItalAfrica. A portare il saluto istituzionale anche il Presidente della Provincia di Salerno dr. Antonio Iannone che ha invitato la delegazione governativa nel proprio territorio di riferimento per un prossimo approfondimento con il tessuto produttivo locale. Il Vice Presidente della Repubblica S.E. On. Gervais Rufyikiri ha detto:
 “Il Burundi intende mettersi definitivamente alle spalle gli anni difficili. Questo Governo ha avviato una serie di riforme e di miglioramenti della macchina burocratica ed attivato un Codice degli Investimenti molto favorevole alle aziende estere. Chi oggi decide di investire in Burundi troverà un Paese giovane; un clima di sicurezza, tutela stabilità e certezza del diritto. Costruire un Burundi moderno è la nostra sfida, per vincerla occorre il contributo delle aziende occidentali. Aspettiamo molte imprese italiane. Il Governo ha programmato la costruzione di una serie di dighe per la produzione di energia idroelettrica. Da sviluppare sono i settori delle Tlc, dell’informatizzazione, delle infrastrutture, del turismo, della formazione”.
Capitoli a parte quelli per la sanità e l’agricoltura. Il Ministro alla Sanità Sabine Ntakarutimana ha affermato:
“Intendiamo sviluppare una capillare rete territoriale di presidi medici; in questa fase occorrono forniture elettromedicali per apparecchiature di base ma anche di tecnologia avanzata”.
Il Ministro all’Agricoltura  Odette Kayitesi ha invitato le imprese 
“a proporre le loro competenze per l’ammodernamento e la meccanizzazione del sistema produttivo di specie ed un piano di organica distribuzione territoriale”.

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