martedì 30 luglio 2013

Pomaria 2013 – le mele DOP e i sapori della Val di Non


Anche la nona edizione di Pomaria avrà una nuova identità e il bello di questo appuntamento è proprio il suo essere capace di trasformarsi ogni volta, pur rimanendo sempre dedicato alla raccolta delle mele D.O.P. - che hanno reso la Val di Non famosa in tutto il mondo - e ai sapori locali a “km 0”.

La parola chiave rimane sempre interattività e per l’anno 2103, insieme alle mele e alle leccornie della Val di Non e del Trentino, nella piazza rinascimentale e nelle vie del borgo di Casez, protagonista della manifestazione sarà il teatro. Alcune degustazioni diventeranno, infatti, veri e proprie messe in scena dove gli attori saranno il cibo e le persone che le seguiranno. La regia di queste performance del gusto sarà seguita dalla famosa compagnia teatrale Koinè, specializzata nell’ideazione di raffinati e diver
tenti spettacoli di teatro sostenibile, il cui focus principale è l’ intrattenimento interattivo con il pubblico.

Perché proprio il teatro? Il cibo è rappresentazione e lo è in modo affascinante e molteplice: racconta la storia di un territorio, della sua agricoltura, e mette in gioco i sensi proprio come uno spettacolo, rendendo chi lo gusta attore di un’interpretazione ludico-cognitiva intensa ed emozionante.

In Val di Non le mele sono l’identità del territorio e la storia legata allo sviluppo della loro coltivazione è unita a filo doppio ai racconti che il territorio può mettere in scena per i suoi abitanti e per i visitatori. La diffusione della melicoltura in questa parte del Trentino ha connotato dolcemente il paesaggio, ha plasmato molti aspetti socio-economici e ha portato alla ribalta della notorietà internazionale una vallata-anfiteatro dai profili morbidi, accoglienti, adatti a favorire un incontro con chi la viene a visitare, un po’ come accade per uno spettacolo da ammirare: gli spettatori entrano in sala, prendono posto e si mettono in osservazione, animati dal desiderio di sorpresa e scoperta.

E poiché Pomaria è una festa che ha fatto dell’interattività e della fruizione partecipata una delle proprie caratteristiche principali, l’edizione 2013 vedrà alcune degustazioni diventare dei veri e propri happening, con il centro del borgo di Casez trasformato in un teatro a cielo aperto, animato dalla regia della compagnia di teatro sostenibile Koinè e dagli eno-gastronauti, per un pomeriggio, attori dei sapori a “km 0” e della storie agricole a loro legate.

LA SICUREZZA CORRE SU DUE RUOTE


Una serie di dati evidenzia l'incidentalità stradale dei motociclisti

Brescia, 26 luglio 2013 - La sicurezza dei veicoli motorizzati a due ruote rappresenta una delle problematiche più complesse e rilevanti nelle statistiche di incidentalità stradale.
In Italia nel 2010 ben 71.108 incidenti - il 34% del totale - hanno coinvolto un ciclomotore o un motociclo causando 1.244 morti (fonte dati ISTAT). L’analisi dei dati statistici attraverso il criterio dell'“utente debole” - nel quale l'attribuzione del sinistro evidenzia, in caso di collisione tra due o più utenti della strada, quello più vulnerabile - mostra come i veicoli a due ruote motorizzate rappresentino la categoria di utenti più vulnerabili nel 27% dei casi di incidente accaduti nella Provincia di Brescia, che ha registrato nel quinquennio 2005-2009 oltre 17.800 incidenti. Si tratta di una percentuale considerevole, confrontata con quelle del 10% dei ciclisti e del 7% dei pedoni, considerati gli utenti deboli della strada per eccellenza.

In Provincia di Brescia, i veicoli a due ruote motorizzate stanno diventando soggetti sempre più importanti della mobilità urbana. Per questo motivo risulta essenziale, soprattutto in relazione al territorio della Provincia di Brescia, considerare ciclomotori e motocicli tra gli utenti deboli della strada e prestarvi le dovute attenzioni in fase di diagnostica e di predisposizione di misure volte a ridurre l'incidentalità.

Se il successo dei veicoli a due ruote motorizzate è determinato dai bassi costi di gestione, dalla maggiore facilità di movimento in caso di traffico congestionato, dalla facilità di parcheggio e dalla generale possibilità di accedere alle zone a traffico limitato, tuttavia la scelta del ciclomotore o del motociclo quale mezzo di spostamento espone ad un elevato rischio.

Infatti alcune peculiarità dei veicoli a due ruote motorizzate li rendono più vulnerabili rispetto ad altre categorie di veicoli a quattro ruote. Principalmente la mancanza di carrozzeria non offre alcuna protezione al conducente.Inoltre, un motociclo con due soli punti di contatto con il fondo stradale risulta un veicolo instabile, la cui sicurezza è fortemente legata alle caratteristiche di aderenza della pavimentazione.
Una frenata, un manto stradale irregolare, una superficie non uniforme o bagnata possono portare ad un brusco cambiamento di aderenza fra pneumatici e fondo stradale e quindi alla perdita di controllo a causa dello slittamento della ruota anteriore, soprattutto in fase di curva. Infine, ciclomotori e motocicli sono caratterizzati da una scarsa visibilità da parte degli altri utenti della strada e, soprattutto considerando i motocicli, da un campo visivo ristretto rispetto a quello di un automobilista, a causa della differente postura di guida.

La Commissione Europea ha evidenziato come “il gruppo degli utenti dei veicoli a due ruote motorizzate, sempre più numeroso, è quello in cui è più difficile ottenere una riduzione significativa del numero di incidenti e vittime”.
In particolare, secondo i dati dell'Unione Europea, il tasso di riduzione della mortalità è più basso tra i motociclisti che tra gli altri utenti della strada.
La Commissione Europea nel luglio 2010 ha quindi presentato al Parlamento Europeo gli “Orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale” in cui viene indicata come azione prioritaria il “miglioramento della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e in particolare dei motociclisti che, alla luce delle statistiche sull'incidentalità, destano particolare preoccupazione”.

Da quanto detto, appare evidente come la sicurezza dei motociclisti sia diventata argomento di prioritaria importanza, sia a livello comunitario che a livello locale. Per questo motivo il tema della sicurezza di ciclomotori e motocicli è affrontato nell'ambito del progetto ROSEE (Road Safety in South East European regions), finanziato dal programma di cooperazione internazionale South East Europe con un budget di 2.191.853,44 € e coordinato da ALOT, Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica.
Partito lo scorso ottobre, il progetto coinvolge nove partner provenienti da Bulgaria, Grecia, Italia, Romania, Slovenia e Ungheria, oltre a una decina di organizzazioni nazionali ed internazionali in qualità di osservatori provenienti da molti altri paesi europei.

Nell’Est Lombardia verranno implementate due azioni pilota che forniranno l’opportunità di concreti interventi per il miglioramento della sicurezza dei pedoni e degli attraversamenti pedonali grazie ad ALOT, mentre il focus sui ciclomotori e i motocicli sarà garantito dal know-how in materia del DICATAM(Dipartimento Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica) dell'Università degli Studi di Brescia.

DICATAM sta lavorando con la finalità, da un lato, di approfondire la conoscenza del complesso sistema uomo-veicolo-ambiente stradale e dall’altro di individuare modalità di intervento, finalizzate alla riduzione del livello di incidentalità. In particolare il suo progetto pilota intende focalizzare l’attenzione sulla vulnerabilità dell’ambiente stradale, urbano ed extraurbano, con l'obiettivo di individuare modalità di intervento a basso costo.

Il progetto pilota di ALOT, in collaborazione con la Provincia di Brescia, d’altro canto continuerà a focalizzare l’attenzione sul problema dell’incidentalità che coinvolge la categoria dei pedoni. Infatti, i dati per la provincia bresciana evidenziano che il pedone è l’utente debole per eccellenza (in un impatto con un altro veicolo il pedone risulta sempre il soggetto più vulnerabile) e che il numero di incidenti nel quinquennio 2005-2009 si attesta sui 1.255 causa di 55 morti e 1.347 feriti.

Il rischio di morte dovuta ad incidenti è elevata specialmente per quanto riguarda gli anziani: il valore più alto di vittime è registrato per la categoria che comprende persone tra gli 80 e 84 anni, soprattutto donne. Nello stesso periodo i dati evidenziano che degli incidenti avvenuti sul territorio provinciale circa il 44% ha avuto luogo vicino ad un incrocio o intersezione. ALOT svilupperà quindi un pilota il cui scopo sarà l’analisi di alcuni degli attraversamenti pedonali critici della provincia di Brescia progettandone poi la risistemazione a basso costo. Questo pilota si configurerà quale punto di partenza per la realizzazione, con l’aiuto della Provincia di Brescia, di un manuale per la corretta progettazione degli attraversamenti pedonali e di una campagna a favore della sicurezza dei pedoni sulle strade.

La bellezza ci salverà



Grande successo sabato 27 luglio sera in Piazza Ganganelli a Santarcangelo di Romagna per La bellezza ci salverà, il concerto evento dedicato a Federico Fellini e Tonino Guerra che ha visto come interprete l’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal M° Daniele Belardinelli e nella seconda parte dal grande musicista e compositore premio Oscar Nicola Piovani.


Oltre cento persone sul palco – tra i 63 elementi orchestrali e le 60 voci del Coro lirico A.Galli di Rimini e la soprano Gladys Rossi, per uno spettacolo multimediale in cui la parte musicale era affidata alla prima compagine sinfonica italiana specializzata nell’interpretazione ed esecuzione del repertorio della musica da film con l’ausilio di proiezioni multimediali architetturali. L’evento ha reso omaggio, nel ventennale della sua scomparsa, al Maestro Fellini ed al suo principale sceneggiatore Tonino Guerra, che era originario di Santarcangelo e che è mancato poco più di un anno fa.

La prima parte dello spettacolo, improntata alle più celebri composizioni di Nino Rota –  Roma, Amarcord, La strada, La Dolce Vita, Otto e Mezzo....., è stata diretta dal M° Daniele Berardinelli, direttore stabile dell’Orchestra. Veri affreschi multimediali emozionali - immagini grafiche di grande formato e sequenze di film – creati da Stefano Fomasi e Raffaele Cafarelli di The Fake Factory hanno accompagnato il concerto proiettati sulle  diverse facciate, le mura della scuola comunale “Pascucci” retrostante il palco, e dell’abitazione di Tonino Guerra e sull’Arco di Clemente XIV.

La seconda parte, intervenuta dopo un intermezzo compositivo originale per coro ed orchestra sinfonica scritto dal M° Cristiano Serino, dedicato a Federico Fellini e Tonino Guerra, che ha preso spunto da una poesia di T .Guerra dal titolo E' mònd l'è bèll, ha visto protagonista il Premio Oscar Piovani con la conduzione delle sue composizioni per i film L’Intervista, La voce della Luna e Ginger e Fred, dando vita ad un intenso percorso emozionale.

Bari, dalla stazione all’aeroporto in 15 minuti


In appena 15 minuti in treno dalla stazione ferroviaria di Bari fino all’aeroporto Karol Wojtyla di Palese, pagando il biglietto appena 5 euro. Un costo inferiore di cinque volte quello del prezzo medio di una corsa in taxi dal capoluogo pugliese. La nuova infrastruttura è stata realizzata da Alstom Transport per conto di Ferrotranviaria Engineering, società barese che ha curato anche la fase di progettazione dell’opera.

Il collegamento, reso concreto grazie ai fondi Pon Reti e Mobilità 2007-2013 e comunitari, costituisce un collegamento unico a livello nazionale e con pochi paragoni in Europa: si tratta, infatti, di un collegamento “passante” (a differenza, ad esempio, delle linee ferroviarie per Fiumicino o Malpensa) che unisce il territorio sia a Nord che a Sud di Bari.

La nuova linea, infatti, si innesta sulla rete regionale gestita da Ferrotramviaria (e, successivamente, anche con la rete gestita da Rfi, attraverso le interconnessione nelle stazioni di Bari e Barletta) consentendo di giungere direttamente in aeroporto, con un servizio regolare e convogli ad intervalli di circa 35 minuti articolati sull’intera giornata, dalle cinque del mattino fin quasi alle 24, dalle città di Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato, Andria e Barletta. Proprio per le caratteristiche di costituire un’autentica rete regionale di collegamento con l’aeroporto, il servizio costituisce un esempio quasi unico in Europa e, comunque, tra i più significativi a livello nazionale e continentale.

Il passo successivo prevede ulteriori implementazioni del servizio, sia attraverso il completamento delle opere previste nel “Grande Progetto”:  il raddoppio completo del binario tra Corato e Barletta, l’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria, la realizzazione di parcheggi di scambio intermodali dislocati in prossimità di undici stazioni per un’offerta di circa 2mila posti auto.

E’ un progetto in parte già finanziato e che prevede un impegno di 180 milioni di euro, attraverso l’interconnessione e l’interoperabilità con i treni della rete nazionale.Con le fermate del servizio urbano, il tempo di trasferimento dalla stazione Centrale (che è anche il terminale dei convogli di Ferrotramviaria) diventa comunque di 15 minuti, con un guadagno di circa 20 minuti rispetto al percorso con autobus, ma con diminuzione del traffico stradale e della congestione in città.
Eduardo Cagnazzi

Venezia, un’alternativa al passaggio davanti San Marco


Nella riunione odierna del Comitato Portuale, il Presidente Paolo Costa e il Comandate dell’Autorità Marittima Ammiraglio Tiberio Piattelli hanno relazionato in merito all’incontro tenutasi a Roma al Ministero della Infrastrutture lo scorso 25 luglio e in merito ai recenti fatti riguardanti il passaggio della Nave Carnival Sunshine.

Ciò che è emerso con chiarezza è quanto sia fondamentale perseguire, tutti assieme, l’obiettivo di applicare il decreto Clini Passera che, è stato ricordato, impone “di trovare una via alternativa praticabile" al passaggio delle navi da crociera davanti S.Marco.

Questo deve essere il solo e primario obiettivo che non può e non deve essere caricato ad altri, pur commendevoli, obiettivi – come la riqualificazione di altre aree a Marghera – pena un mero allungamento dei tempi di decisione e il lasciar spazio a sterili e infondate polemiche.

L’Autorità Portuale infine, farà tutto quanto in suo potere affinché l’iter procedurale che porterà alla decisione sulla via alternativa possa essere realizzata nel più breve tempo possibile e senza ulteriori dilazioni che continuano a creare l'occasione per polemiche sterili.

ABB acquisisce la produzione di motori ad anelli di Alstom


ABB ha annunciato l’acquisizione del business dei motori ad anelli di Alstom per ottimizzare la propria offerta nel settore degli azionamenti gearless (GMD, Gearless Mill Drive). Di comune accordo, le società  hanno deciso di non rivelare i dettagli finanziari della transazione.

Lo stabilimento dei motori ad anelli di Alstom ha sede a Bilbao, in Spagna, e ha circa 120 dipendenti. Entrerà a far parte della divisione Process Automation di ABB. I sistemi GMD sono utilizzati nell’industria mineraria per il trattamento di grandi quantità di minerali per  estrarre metalli come rame, oro, platino, ferro e molibdeno.

L’aumento della domanda di minerali per l’industrializzazione dei paesi emergenti fa prevedere una crescita del mercato dei sistemi GMD. Nei giacimenti profondi, dove il materiale estraibile presenta maggiori complessità e il metallo ha bassi gradi di concentrazione, è necessario frantumare maggiori quantità di materiale per ottenere gli stessi volumi di metallo. I sistemi GMD rispondono a queste esigenze garantendo produttività, affidabilità e flessibilità straordinariamente elevate nel circuito di frantumazione.

Il sistema GMD elimina i componenti meccanici degli azionamenti tradizionali. I poli del rotore sono montati direttamente sul mulino: il mulino stesso diventa il rotore del motore gearless. Il motore gearless (detto anche wrap-around o motore ad anelli) è una grande macchina sincrona che utilizza l’elettronica di potenza e un campo magnetico per controllare la velocità di rotazione del motore. Non essendoci interazione meccanica tra parti fisse e in movimento, si riduce significativamente il consumo energetico, diminuisce il numero di componenti e aumenta l’affidabilità.