martedì 9 aprile 2013

Formare i dirigenti del domani nello shipping e nella logistica

Con questo obiettivo è stato inaugurato nei giorni scorsi il quinto Master in Shipping, logistica, finanza e strategia d'impresa promosso dall'Ipe Istituto per ricerche ed attività educative di Napoli. Il Master, come sottolineato da Antonio Ricciardi direttore scientifico del corso, “è l’unico nel suo genere”. Alla presentazione, assieme ai laureandi e laureati ammessi, hanno partecipato Lorenzo Burdo direttore Ipe, Carlo Santini direttore scuola di alta formazione Ipe, il presidente di Confitarma Paolo D’Amico e Mario Mattioli presidente Ca.Fi.Ma., in sala numerosi esponenti delle aziende partner (che sostengono i costi del Master e si impegnano nelle attività di docenza con altri professionisti) tra cui l’armatore Manuel Grimaldi, Valeria Novella presidente del gruppo giovani armatori e Lori Balbi, del Consolato americano a Napoli.

 Lavoro presso imprese armatoriali

 A tre mesi dalla conclusione del Master l’80% dei partecipanti lavora presso imprese armatoriali, banche e società di consulenza. Secondo i dati riferiti, in quattro anni, il Master in Shipping ha diplomato 94 allievi di cui 20 lavorano in imprese armatoriali e 74 nel settore bancario-assicurativo e nel campo della consulenza. E proprio in virtù di questi dati, Ricciardi ha sottolineato la necessità di “studiare e capire con agli armatori le azioni da realizzare affinché gli allievi possano essere inseriti nel settore”. In questa direzione, l’apertura del presidente Confitarma D’Amico che ha proposto di
“allargare l’orientamento del corso ricomprendendo tutti i settori legati al mare e, dunque, ad esempio, anche il mondo degli agenti, dei broker, la nautica da diporto che - ha evidenziato D’Amico - è il prodotto made in Italy che più si sta vendendo nel mondo. Non dimentichiamo che le risorse umane sono tutto in questo comparto, sia a bordo sia a terra. Senza ragazzi ben formati e specializzati non può esserci sviluppo”.

Il direttore Ipe, Lorenzo Burdo ha sottolineato l’importanza del Master.
“Questo corso è una scommessa che ci ha permesso di ricevere i complimenti da diversi settori produttivi legati allo shipping. È complesso organizzarlo dal momento che è necessario anche tenere i rapporti con le aziende partner, ma poi vedere negli occhi dei partecipanti interesse ed entusiasmo ci spinge ad andare avanti con un impegno sempre crescente. D’altronde - ha puntualizzato il direttore dell’Ipe - la qualità di un tessuto economico deriva dalle aziende che insistono in un determinato territorio ma anche dai centri di formazione per i giovani”.
E’ importante la specializzazione
 Per Carlo Santini “è importante la specializzazione per distinguersi dalla massa e bisogna incentivare sempre più la creazione di realtà formative che consentano ai ragazzi di acquisire nozioni utili per affrontare al meglio il mondo del lavoro”. Antonio Ricciardi nel suo intervento ha esposto le attività dell’Ipe: “C’è una scuola di alta formazione che tra le sue prerogative, realizza tre master: oltre a questo dedicato allo Shipping, c’è il master in Bilancio e quello in Finanza avanzata. La collaborazione con le aziende è molto forte, gli esperti insegnano ai ragazzi ciascuno per le specifiche competenze del gruppo che rappresenta ed il nostro vantaggio competitivo è dato dal fatto che accanto alle aziende c’è il network universitario in cui individuiamo i migliori docenti”.

Le aziende partner sostengono la Scuola di alta formazione anche attraverso la realizzazione dei project work: le aziende partner indicano alla Scuola un problema gestionale da analizzare e gli allievi del Master – divisi in gruppi e supportati da un tutor aziendale – sottopongono all’azienda idee e proposte ed, in alcuni casi, concrete soluzioni al problema. Nel corso della presentazione del master in Shipping sono emerse anche idee da realizzare in futuro, nell’ottica di avvicinare sempre più il mondo armatoriale alle giovani leve.

 Imprese familiari in evoluzione

 “Le imprese armatoriali – spiegano gli ideatori del Master - sono soprattutto familiari e allora l’idea è quella di realizzare due weekend di incontro tra giovani armatori e ragazzi desiderosi di entrare in questo settore lavorativo. Ora gli armatori si sono resi conto che accanto alla tradizione familiare occorre impiegare altre figure. Noi dobbiamo dare l’opportunità ai giovani di accedere a ruoli di primo piano e possiamo farlo solo mettendo loro a disposizione corsi di formazione completi ed efficaci dove sinergicamente teoria e pratica si intrecciano in maniera efficace e proficua”.

La qualità formativa ed i suoi partner d’eccellenza hanno attratto 100 laureati e laureandi magistrali che hanno presentato domanda di partecipazione, provenienti non solo dagli atenei campani. La maggior parte degli studenti ha studiato a Napoli alla Federico II (il 46%), alla Seconda università (19%) e alla Parthenope (19%) e poi altri ragazzi arrivano da Bari, dalla Luiss, e da L’Orientale e Suor Orsola Benincasa sempre di Napoli. I 26 partecipanti hanno un’età media di 24 anni ed hanno conseguito o stanno conseguendo la laurea di secondo livello con il massimo dei voti in Economia, Ingegneria, Giurisprudenza e Studi Internazionali.

Emanuela Sorrentino


D’AMICO SUL PORTO DI NAPOLI

 Il presidente della Confitarma, Paolo D’Amico si è soffermato anche sul progetto che porterà a realizzare il nuovo porto di Napoli, ridisegnando l’area ed istituendo spazi dedicati al turismo e al commercio.
“È necessario ridisegnare il nuovo water front con l’obiettivo di massimizzare e valorizzare gli spazi e tutto ciò che contiene il fronte mare di Napoli”.
Questa l’opinione di D’Amico, espressa a margine della presentazione del Master in shipping dell’Ipe.
 “In tutti i waterfront - ha detto D’Amico - c’è la storia di un’intera città. Non conosco nel dettaglio il progetto per il waterfront di Napoli, ma tutti i waterfront del mondo sono stati modificati in meglio e, dunque, credo e mi auguro che si operi in questa direzione anche per quanto riguarda Napoli, una città che lega al porto gran parte della sua economia”.
 Ed in generale il presidente Confitarma ha analizzato i numeri del comparto.
“Un settore, quello degli armatori che - come ha sottolineato D’Amico - è stato colpito in modo molto incisivo dalla crisi economica perchè siamo un comparto che anticipa il ciclo espansivo e, purtroppo, anche il ciclo recessivo. Ma bisogna ripartire e gli armatori stanno dimostrando di riuscire a farcela”.

Liguria VS Toscana - La Spezia cresce grazie alla nuova banchina Molo Garibaldi

La Spezia - Inaugurazione del Molo Garibaldi
Alti e bassi del settore crociere che ancora una volta vede i porti italiani in concorrenza fra loro. A Miami, per il Cruise Shipping 2013, nonostante qualche tentativo di “alleanza” la portualità italiana è apparsa disunita mentre, se ne era già parlato a Marsiglia, il punto di forza sarebbe quello di presentare i porti dell’Italia, come un unico grande gate per una terra che offre, sia ai crocieristi che scalano per la prima volta il Mediterraneo, sia ai repeaters, una serie di destinazioni ineguagliabili, sia al Nord che al Sud.
 “L’Italia con circa il 30% del traffico crocieristico nel Mediterraneo soffre della mancanza di un sistema portuale organizzato, spingendo molte compagnie verso altre destinazione”.
Il grido di allarme era stato lanciato dal Presidente dell’Agenzia Cemar, Sergio Senesi, che presentando le previsioni per il 2013 aveva rilevato, a fronte di segnali di stasi del mercato italiano, che ci sarebbe stato almeno un milione di passeggeri che, pur effettuando una crociera nel Mare Nostrum, non avrebbe fatto scali in Italia.

Per invertire la tendenza,

 secondo Senesi,
“sarebbe stato sufficiente migliorare la ricettività dei porti e garantire banchine attrezzate: si tratta di semplici azioni mirate che senza dubbio andrebbero a vantaggio del nostro Paese e a discapito della movimentazione nei porti francesi, spagnoli e croati”.
La lezione è stata recepita da La Spezia che a Miami si è presentata con una banchina dedicata, il Molo Garibaldi, consegnata in questi giorni al termine dei lavori di ampliamento, ed una seconda che sarà attrezzata con un avveniristico Terminal Crociere, in fase di progettazione, pronta, secondo il crono programma, nel 2015. Queste certezze sono state sufficienti a far dirottare alcune navi dal porto di Livorno verso la Liguria, una regione non troppo distante dalle città d’arte toscane.
Il Molo Garibaldi avrà aree e piazzali per circa 45mila metri quadrati di superficie e circa 1 chilometro di nuove banchine utili all’accosto di navi di grandi dimensioni. Sono serviti quasi 500mila metri cubi di terre e rocce per il riempimento; oltre 20mila metri cubi di calcestruzzo strutturale e quasi 12 milioni di chilogrammi di acciaio tra palancole, tiranti, carpenteria e ferri d’armatura. Le nuove banchine sono state attrezzate con 36 parabordi in gomma, 39 bitte d’ancoraggio (di cui 21 da 100 tonnellate e 18 da 150 tonnellate) e con 8 scalette di sicurezza in acciaio inox.
Il Molo Garibaldi ospiterà i primi di aprile la prima nave da crociera, la Costa Classica. Finalmente le navi che fino ad oggi potevano sostare solo in rada hanno a disposizione una banchina dedicata.
 “Si può parlare di uno scatto in avanti, di una accelerazione o anche di una forzatura - ha dichiarato il Presidente dell’Authority Forcieri - Il fatto è che era necessario non perdere questa ennesima occasione di sviluppo per il nostro porto e la nostra città. Dovevamo cogliere l’attimo ed approfittare della disponibilità di una nuova banchina, di quello scalo a terra tanto ambito dalle grandi compagnie crocieristiche poco inclini ad utilizzare il trasporto dei passeggeri tramite tender. In questa decisione, ho avuto dalla mia parte, fin dall’inizio, il Comune della Spezia, la Capitaneria di Porto, la Prefettura, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Dogane, Polizia, Carabinieri …Tutte le istituzioni con cui abbiamo studiato e stiamo studiando tuttora le soluzioni migliori per far sì che tutto funzioni perfettamente fin dal primo giorno. Ed a questo proposito abbiamo accelerato anche l’iter per il trasferimento, ancorché provvisorio, all’Autorità Portuale del piano terra della palazzina ex Dogane in modo che si trasformi presto in un piccolo terminal passeggeri”.
Livorno retrocede così dalla invidiabile quarta posizione per  numero di crocieristi alla sesta mentre rischia di rimanere inascoltata l’interessante proposta della Regione Toscana e degli attori istituzionali toscani, presenti alla Fiera di Miami con uno stand fuori dagli schemi e di grande appeal, con l’obiettivo di  promuovere la Toscana della Costa, oltre a Firenze, Pisa e Lucca, con itinerari che interessano la città stessa granducale, Bolgheri e le strade del vino, la costa degli Etruschi e l’Isola d’Elba. Presenti a Miami le eccellenze toscane, a partire dall’arte e dalla musica con un concerto con musiche di Mascagni suonate dal violinista Mario Menicagli, dai grandi vini come il Sassicaia, all’innovazione tecnologica di marchi dell’orologeria come Locman.
Il mercato delle crociere ha reagito all’incognita sull’utilizzo della banchinalivornese Alto Fondale, usata per le love boat ma tuttora in concessione alla Compagnia Portuale per i traffici della cellulosa. A differenza del terminalista di La Spezia, Speter SpA  che ha dato la sua disponibilità a  una soluzione provvisoria, in attesa del nuovo molo e stazione marittima che verrà realizzata su Calata Paita, Livorno ha dovuto fare i conti con i portuali che vorrebbero entrare nel business delle crociere in virtù della concessione che hanno fino al 2024. Tutto dipenderà dalla capacità di governo dell’Autorità Portuale che ha previsto nel Piano Regolatore Portuale l’inserimento della banchina nella concessione al terminalista delle crociere, previa delocalizzazione dei traffici commerciali in altre zone del porto.
“La possibilità per le navi passeggeri di potere contare alla Spezia sulla nuova banchina del Molo Garibaldi – ha spiegato il Presidente di La Spezia nonché Presidente dei Ligurian Ports  Lorenzo Forcieri - è stata accolta dal settore con grande interesse. In aggiunta al ruolo consolidato di Genova e Savona la Liguria rafforza e consolida così il suo ruolo e la sua vocazione crocieristica, raggiungendo quest’anno i 2 milioni di passeggeri”.
 La Spezia, grazie alla nuova possibilità di accosto in banchina a partire dal  mese di aprile, triplicherà il suo volume di traffici. Mentrea Savona, da settembre, sarà pronto il secondo palacrociere Costa, in costruzione lungo il nuovo accosto realizzato nella Nuova Darsena
A Savona Costa Crociere ha programmato nel 2013 39 scali e questo farà salire il numero dei passeggeri al Palacrociere sopra quota un milione. Le navi che attraccheranno nel corso del 2013 saranno Neoromantica, Favolosa, Classica, Pacifica, Fortuna, Mediterranea, Deliziosa, Magica e Serena, che ha sostituito la Concordia. Faranno rotta su Savona con arrivi e partenze dal Palacrociere anche la GrandHoliday e la Celebrity di Ibero Cruceros. Il terminal crociere ha tre accosti dedicati e un accosto pubblico può essere utilizzato per consentire l’ormeggio simultaneo di quattro navi.

S.B.

Calabria: il turismo vien dal mare - Quattro gli scali che si aprono alle crociere

Terra di fascino antico, scrigno di bellezze dai monti al mare, regione ricca di testimonianze dalle vestigia della Magna Grecia ai luoghi turistici più alla moda, la Calabria apre al crocierismo i suoi porti, riscoprendo quella vocazione che le viene dagli antichi navigatori, dalla vicinanza con le coste meridionali del Mediterraneo, dallo scambio di culture che fa parte della sua storia e della natura stessa dei suoi abitanti.

La Calabria si presenta compatta


Già in occasione del SeatradeMed di Marsiglia, qualche mese fa, la Calabria si era presentata compatta, con i suoi amministratori, i rappresentanti dei suoi porti e gli operatori del settore, alla platea internazionale. Chiaro l’obiettivo della delegazione:  presentare le opportunità della regione e dei suoi scali per favorire lo sviluppo del turismo crocieristico, volano per la crescita economica del territorio che si estende fra il Tirreno e lo Ionio. Quattro i porti calabresi indicati come mete attrattive per il settore crociere: Crotone, Corigliano, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Un’offerta di banchine e di destinazioni, variegata ed altamente competitiva, che niente ha da invidiare ad  altre regioni che fino ad oggi hanno occupato spazi di mercato più importanti, rappresentando una novità nel panorama crocieristico internazionale ed una destinazione alternativa ai consueti itinerari.
Tutto ha preso avvio con la firma del protocollo d’intesa sulla portualità discusso ed approvato dalla Giunta regionale a fine anno – spiega il Presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi - Già in occasione del SeatradeMed la Calabria ha messo in mostra le sue potenzialità confermando il Sud Italia come destinazione di grande appeal. Sono state cercate alleanze con altri operatori, a partire dal VTE - Terminal Crociere di Venezia, con Medcruise, con il Presidente dell’Autorità portuale di Corfù Sotiris Vlachos, con il quale si era discusso di avviare una cooperazione per lo sviluppo dell’area marina dell’Adriatico e dello Ionio, sul modello già sperimentato da altre realtà.  Ed i risultati non si sono fatti attendere con la conferma dell’arrivo in Calabria, per la stagione 2013, di dieci navi da crociera, di cui nove nel porto di Crotone”.

Le grandi potenzialità degli scali calabresi


è stata confermata anche dalla più ampia platea internazionale presente a Miami per il Cruise Shipping 2013. Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, con l’assessore alle politiche internazionali Luigi Fedelee il Dirigente Pasquale Anastasi del Dipartimento regionale turismo, insieme al Presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi ed al segretario generale Salvatore Silvestri, hanno incontrato numerosissimi stakeholders, sia durante i tre giorni della Fiera che in occasioni esclusive come il Gala Dinner, tenuto presso il ristorante italiano Dei Frescobaldi, al quale era presente anche l’Ambasciatore Italiano a Miami, Adolfo Barattolo. La delegazione calabrese a Miami ha incontrato i rappresentati delle più importanti compagnie di navigazione, Saga Cruiser, Royal Caribbean Cruises, Kristina Cruisers, Carnival Group UK, Seadream Yacht Club, Silversea, Azamara Cruises, Seabourn Cruise Line. Interessanti anche i colloqui con i tour operator specializzati nel settore crocieristico, tra cui, Cemar, Aloschi & Bassani, Medov, Hugo Trumpy e Intertravel.
Abbiamo illustrato le grandi potenzialità dei nostri quattro porti, Crotone, Corigliano, Reggio Calabria e Vibo Valentia – ha dichiarato il Presidente della Regione Scopelliti – riscontrando un notevole interesse da parte di tutti. Un risultato importante sia per sviluppo del turismo crocieristico, che per la promozione in generale dell’intera regione. La Calabria entra a pieno titolo in un settore turistico finora sottovalutato – ha dichiarato il Presidente - importante non solo per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico della Calabria, ma come occasione per far conoscere nel mondo i prodotti delle nostre aziende e per poterli commercializzare”.

Navi da crociera di piccole e medie dimensioni


Come ha spiegato il Presidente dell’Autorità Portuale Grimaldi, l’intento è quello di far arrivare in Calabria navi da crociera di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un turismo, spesso di elite, preparato, amante delle bellezze naturalistiche e delle suggestioni di una terra incontaminata, che una volta sbarcato a terra, va alla ricerca della cultura, della storia, delle tradizioni. Si tratta ora di dare gambe al progetto ed attivare quella proficua collaborazione con altri soggetti del settore per avviare un percorso graduale di crescita economica e di presenze turistiche per le  realtà portuali calabresi.
 "La fiera di Miami - ha dichiarato il Presidente Scopelliti - è stata un'esperienza che ci ha consentito di rafforzare un segmento turistico molto interessante, come quello della crocieristica. Con le grandi compagnie potremmo inserirci nei loro circuiti dal 2015, ma con quelle più piccole abbiamo buoni margini per poter programmare qualcosa di significativo già dal 2014. Per la nostra Regione - ha aggiunto il Presidente Giuseppe Scopelliti - la pianificazione in questo settore è importante, si tratta di presenze turistiche nuove, con un target di riferimento medio-alto che punta prevalentemente sui circuiti culturali. La Calabria è una terra ancora poco esplorata e rappresenta un'attrazione di sicuro interesse

Viene premiata la programmazione e l’intuito del Presidente Giuseppe Scopelliti – conferma il Presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi - che, sin da subito, ha inteso guardare al settore turismo in tutte le sue sfaccettature, valorizzando anche la grande risorsa, finora mai considerata tale, del mare e quindi dei porti. Stiamo portando avanti in modo sinergico con la Regione questo programma - ha ancora affermato il Presidente Grimaldi - per intensificare il settore del turismo crocieristico in quattro porti calabresi, di cui due di competenza dell'Autorità Portuale, ossia Crotone e Corigliano. Ci riteniamo soddisfatti per quanto abbiamo fatto finora, gli arrivi delle prime navi ne sono una testimonianza. Ritengo che i pacchetti turistici presentati a Miami - ha aggiunto il Presidente Grimaldi - si inseriscono bene in una più ampia offerta che la Regione ha già messo in campo. Sono fiducioso per il futuro. Si sta già pensando ad  investimenti nel settore, anche in termini di strutture, per la realizzazione provvisoria di un terminal in tensostruttura, in modo da offrire ai passeggeri la migliore accoglienza”.

Patrizia Lupi