lunedì 29 luglio 2013

Basta compiti! Non è così che si impara


Un saggio che, con un approccio rivoluzionario, considera i compiti non come una necessità, ma come un danno per gli studenti. Una lettura fondamentale che offre un nuovo metodo di studio soddisfacente e produttivo per insegnanti e studenti. Con i contributi di CORRADO AUGIAS e MAURIZIO MAGGIANI. Ha le ore contate l’era dei compiti a casa, come suggerisce il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza in un’intervista al Messaggero, dove dichiara di essere in disaccordo con il metodo scolastico in voga da qualche anno secondo cui durante la pausa estiva gli alunni si debbano impegnare in versioni di latino o greco, funzioni matematiche e schede compilative nelle ultime pagine dei costosi e numerosi libri di testo adottati ogni anno.

Meglio tornare al vecchio sistema, ovvero libri e classici di narrativa o saggi di letteratura per stimolare capacità critiche e di osservazione dei giovani studenti:
  «Sarebbe bello che a ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture delle vacanze» è l’affermazione del ministro.
È normale che gli insegnanti diano i compiti a casa, ma non è sensato; da qui l’appello Basta compiti! rivolto a genitori, insegnanti, studenti, con cui questo saggio si oppone a una delle più inveterate consuetudini scolastiche, tanto più indiscussa proprio perché immotivata, scontata.

I compiti a casa sono sempre problematici: sia per gli studenti - e le loro famiglie - che li vivono come un obbligo fastidioso, che per gli insegnanti che li devono preparare e assegnare. Maurizio Parodi, dirigente scolastico e pedagogo, spiega perché si danno, come si fanno, quali effetti producono, quanto sono inefficaci e dannosi. Compito principale della scuola, infatti, non è «punire» gli studenti oberandoli di lavoro anche fuori dalle aule, bensì insegnare il giusto metodo di studio per imparare con profitto e far emergere la personalità di ciascuno di loro.

Il saggio è arricchito dai contributi di Corrado Augias e dei docenti di tutta Italia, che si sono incontrati on line sul network Ning dando vita a un vivace e originale dibattito, La scuola che funziona, di cui vengono riportati gli spunti più illuminanti; dall’analisi delle teorie di Antoine de La Garanderie e Gianni Rodari sulle tecniche per favorire lo sviluppo cognitivo e meta cognitivo degli studenti, perfezionando il loro metodo di studio; da una «chiacchierata» con lo scrittore (ma prima ancora maestro elementare) Maurizio Maggiani su compiti a casa, educazione e futuro della scuola.

Cagliari – inaugurata nuova banchina

Oggi una nave turca ha scaricato 2mila tonnellate di minerali dalla nuova banchina Salvatore Plaisant: “È una soluzione ottimale perché i camion non passeranno più dentro la città (in viale La Playa) con evidenti vantaggi per il traffico e l'ambiente”



Cagliari, 29 luglio 2013 – È stata inaugurata stamattina la nuova banchina del Porto Canale di Cagliari per merci non in container (le cosiddette merci varie e “alla rinfusa”). La Suat Bey, nave battente bandiera turca, ha scaricato 2mila tonnellate di bentonite utilizzando per la prima volta le gru che l’Autorità portuale ha trasferito dal porto storico di Cagliari al Porto Canale, abbreviandone i tempi.
“È una novità attesa da tempo – spiega Salvatore Plaisant, titolare dell’omonima agenzia marittima che ha curato le operazioni di attracco della nave turca – perché da una parte viene velocizzato lo scarico dei materiali sfusi con notevoli vantaggi economici per la filiera produzione-trasporto, e dall’altra risolve il problema delle polveri dei minerali sollevate dal vento che fino ad oggi creavano notevoli problemi ai crocieristi. Infatti – precisa Plaisant - oggi le navi da crociera attraccano in un’area del porto storicamente dedicata allo scarico di merci tradizionali del porto di Cagliari quali zolfo, fluoriti e altri minerali: era una convivenza davvero difficile e in presenza dei crocieristi spesso eravamo costretti a interrompere le operazioni”.
Inoltre l’utilizzo delle nuove banchine consente all'Impresa Portuale di Cagliari (IPC) di lavorare in maniera più veloce e soprattutto ottimale perché i camion che portano via il carico dall’area industriale delle nuove banchine si immettono direttamente nella strada statale che li collega alle industrie, senza passare dentro la città di Cagliari (in viale La Playa) con evidenti vantaggi per il traffico e l'ambiente. Il presidente dell'IPC, Roberto Floris, definisce questo momento come "una nuova era per la movimentazione dei minerali in Sardegna".

Burgenland, Terra del Sole


In autunno in Burgenland si festeggia con le oche e con il vino. Gli stormi di oche sono sempre il simbolo del land, e da più di un decennio popolano nuovamente le terre pannoniche. Fino agli anni Sessanta le oche popolavano le antiche vie dei paesi. Ma poi arrivò l'età moderna, e con essa scomparvero anche le nostre amiche pennute. Poi, da poco più di un decennio, le oche hanno pian piano ricominciato a popolare le terre pannoniche, partendo dal Burgenland meridionale.

Oggi 6000 oche scorrazzano in Burgenland e si nutrono con l’erba dei prati verdi della regione. Le migliori condizioni per permettere ai buongustai di assaggiare la deliziosa carne d'oca, ad esempio nell’ambito del festival culinario “Gans Burgenland” con il suo ricco programma o in occasione della festa di SanMartino (Martiniloben), che celebra le oche e il vino sullo sfondo dell’autunno pannonico.

Gans Burgenland” è un festival culinario incentrato sull’oca e, naturalmente, sui piaceri del
programma da metà settembre a metà dicembre con manifestazioni creative ed entusiasmanti – dalla
“Danza dell’Oca” (Gansltanz), al Galà dell’Oca, "Slow Gansl Lunch" e il Weekend di San Martino,
fino al workshop “Federnschleißn”.

Le oche di San Martino. La tradizione secondo cui il giorno di San Martino (11 novembre), in cui
si festeggia il patrono del Burgenland, sulle tavole della regione venga servita l’oca, è legato a
un’antica leggenda. San Martino voleva sfuggire alla vita agiata del palazzo vescovile, così, prima della sua ordinazione episcopale, si nascose nella stalla delle oche. Ma le oche tradirono l'uomo di Dio, segnalando la sua presenza a coloro che lo cercavano con forti starnazzi – da allora, nel giorno dedicato al santo, l’oca viene servita in tavola.

Un’altra leggenda racconta che San Martino una volta, quando era ancora un soldato romano,
condivise il suo mantello con un mendicante che stava congelando in una fredda giornata invernale.
Oggi si ricorda questo gesto così generoso della divisione del mantello con i bambini che, nel giorno di San Martino, sfilano per le strade con le lanterne.

Anticamente gli agricoltori nel giorno di San Martino, l’antica festa del Raccolto germanica, dovevano pagare la loro affittanza. Contestualmente iniziava il periodo dei quaranta giorni di digiuno prima di Natale. Per molti è l'occasione di festa per gustare l'oca arrosto e il vino novello, meravigliose delizie culinarie.

Alberghi tedeschi - ottimo rapporto qualità/prezzo



La Germania è una destinazione conveniente. Gli alberghi tedeschi, infatti, assicurano alla clientela dotazioni di alto livello e un buon servizio. Al tempo stesso si distinguono dalla maggior parte della concorrenza per l'ottimo rapporto qualità/prezzo. Come rileva l'associazione degli albergatori tedeschi IHA i prezzi delle camere, a parità di qualità ed anche in caso di qualità superiore, in Germania sono decisamente più contenuti rispetto alla media europea.

È uno dei motivi per cui il numero dei pernottamenti alberghieri in Germania nel 2012 è aumentato per il terzo anno consecutivo. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio Federale di Statistica, nel 2012 si è registrata la cifra record di 68,8 milioni di pernottamenti stranieri in Germania, equivalente a una crescita del 8,1 per cento rispetto all'anno precedente.

Per effetto dell'attuale crisi economica, i viaggiatori provenienti dalla maggior parte dei Paesi esteri sono diventati più sensibili al fattore prezzo. Così uno dei criteri fondamentali per la scelta di una destinazione è la convenienza e competitività delle tariffe, circostanza questa che avvantaggia la destinazione Germania.

Confrontando i prezzi alberghieri in Europa, si constata che nel 2012 le tariffe sono aumentate mediamente del 4,7 per cento attestandosi su 104 euro per camera, mentre in Germania l'aumento si è limitato a 3,4 per cento e il prezzo medio di una camera ammonta a soli 94 euro.

Specialmente nelle grandi città tedesche che attirano il maggior numero di turisti, le tariffe alberghiere sono molto più contenute che in destinazioni europee concorrenti. Secondo una ricerca di IHA/STR Global, nel 2013 una camera d'albergo ad Amburgo costa mediamente 103 euro e a Francoforte 117 euro, mentre i prezzi alberghieri nelle altre metropoli europee risultano assai più elevati.