mercoledì 14 agosto 2013

Propeller: nasce il Club Porto di Salerno


L’idea di costituire il Propeller Club a Salerno è nata tre anni fa quando venni a conoscenza dell’esistenza dell’International Propeller Club of United States Port of South Italy grazie all’amicizia stretta con il Presidente avv. Giovanni Scognamiglio. Ma si trattava del Propeller americano che non era radicato sul territorio nazionale e con il quale non vi poteva essere sinergia visti gli scopi connessi al mercantilismo americano. Venuto successivamente a conoscenza del Propeller italiano ho reputato che i suoi scopi fossero perseguibili a livello locale con la costituzione di un Club salernitano: infatti il radicamento profondo con il territorio dei Propeller Clubs italiani ha fatto propendere la mia scelta sulla necessità di inserire Salerno nel cluster marittimo.

Il Propeller Salerno intende farsi carico di quella spinta "propulsiva" ("propeller" è un termine anglosassone che sta per "elica") attraverso studi e approfondimenti con eventi culturali tematici come da Statuto ma, soprattutto, mira con tali eventi a sensibilizzare e tener deste le Istituzioni sulle problematiche afferenti al territorio (necessaria intermodalità e internazionalizzazione senza le quali Salerno è ancora una piattaforma subalterna e poco attrattiva nonostante le enormi potenzialità, il rilancio della portualità turistica, le possibili soluzioni per incrementare il cabotaggio marittimo specie nel Cilento solo per citare alcuni degli elementi di criticità riscontrati).

Quale è il ruolo del Club salernitano? Un'occasione unica per far dialogare fattivamente, innanzitutto tra di loro, gli operatori salernitani ma soprattutto favorire l'interscambio culturale e mercantile con gli operatori degli altri scali della Penisola che già fanno parte della Grande Famiglia del Propeller. Programmare il futuro non preclude il nostro dovere di gettare anche uno sguardo al passato. Non bisogna infatti dimenticare che Salerno è l'erede della Repubblica Marinara di Amalfi, che ha dato i natali al primo codice marittimo italiano: la Tabula de Amalpha.

Mi sento in dovere di ringraziare il Presidente Nazionale dell'International Propeller Club Avv. Umberto Masucci e il Past President del Propeller di Napoli avv. Bruno Castaldo che mi hanno sempre seguito da vicino con infinita pazienza e sostenuto incondizionatamente e che, come me, hanno creduto fortemente nel progetto.
 Alfonso Mignone
Presidente Propeller Club
Port of Salerno

Porto Napoli, nuovo approdo della Libi Line


Si consolida la nuova linea dal porto di Napoli per la Libia: dopo il primo approdo, effettuato dalla ro/ro Saffet Bey, la compagnia di navigazione Libi Line Nassamounas Shipping Co, con sede a Tripoli, ha annunciato la seconda toccata, che sarà effettuate il prossimo 21 Agosto dalla m/n Birka Trader, di bandiera finlandese. La nave, proveniente da Livorno, imbarcherà carico ro-ro, rotabili e contenitori direttamente per Misurata con prosecuzioni su tutte le destinazioni interne della Libia.

Gianfranco Mori Ubaldini, responsabile della Nuova Oceania Srl, agente generale per l’Italia della compagnia libica, ha affermato che il Birka Trader è stato noleggiato per effettuare collegamenti quindicinali da Napoli e dal Tirreno direttamente per Misurata, mentre un altro ro/ro similare al Birka Trader, è stato noleggiato per effettuare gli stessi collegamenti, ma questa volta su Bengasi, sempre ogni quindi giorni, portando così la linea Napoli – Libia a cadenza settimanale.

Su Napoli l’agente è la Agenzia Genovese Srl, storica agenzia napoletana, nata nel 1939 dall’iniziativa di Carlo Genovese, specializzata negli anni nel traffico sia merci che passeggeri.

Eurostat, nel secondo trimestre Pil +0,3%


Dopo sei trimestri consecutivi segnati dal segno negativo, finalmente una inversione di tendenza: il secondo trimestre 2013 nell’Eurozona cresce dello 0,3% addirittura con un valore superiore alle previsioni. Se raffrontato con lo stesso periodo dello scorso anno il Pil è sceso di 1,1 % nell’Eurozona e di -0,7% nella Ue-27.

Va meglio al di là dell’oceano dove la crescita americana è stata pari a +1,4% mentre il Giappone ha fatto registrare un aumento dello 0,6%; tra glia altri dati nazionali disponibili risultano solo sei paesi ancora in crescita negativa, Bulgaria, Spagna e Svezia con -0,1%, Italia e Olanda  -0,2%, Cipro con -1,4%. In testa alla crescita il Portogallo con +1,1% seguito da Germania, Repubblica Ceca e Finlandia +0,7%.

Goletta Verde, brutte notizie


C’era da prevederlo, ed infatti il verdetto è arrivato: la salute del nostro mare peggiora con punte molto negative per le coste di Campania, Lazio, Puglia e Basilicata dovute ad un imputato in comune, il cattivo funzionamento dei sistemi di depurazione lungo le coste delle regioni “incriminate”.

Sono state oltre 260 le analisi microbiologiche effettuate dal laboratorio mobile di Goletta Verde, ormai storica iniziativa ambientalista di Legambiente; dal totale delle analisi sono risultati 130 i campioni inquinati da scarichi fognari non depurati, in proporzione un campione inquinato ogni 50 km di costa, in aumento rispetto allo scorso anno quando era risultato inquinato un campione ogni 62 km di costa.

Più di cento punti sono andati oltre i limiti di legge per forte inquinamento dovuto ad una concentrazione di batteri di origine fecale pari al doppio di quanto consentito. Tra i principali responsabili di questa situazione ‘abusivismo sulle coste, il consumo di suolo costiero, estrazioni petrolifere, e in modo massiccio le foci di fiumi, torrenti e canali che hanno determinato la quasi totalità dei punti critici.

 E il futuro non è roseo: il Sud Italia rischia di perdere 1,7 miliardi di euro di fondi Cipe per adeguamento e costruzione di nuovi impianti di depurazione perché sono in scadenza a dicembre prossimo.

Rifiuti nell’Oceano, studio sulle piene dei fiumi


Tragico Luglio sulla costa orientale degli Stati Uniti per i delfini. Oltre 120 esemplari di questi mammiferi marini sono morti nel mese do Luglio generando la moria più diffusa degli ultimi 25 anni. Sono state segnalati oltre 120 spiaggiamenti sulla costa dalla Virginia a New York con un tasso sette volte superiore alla media.

Funzionari del Virginia Aquarium & Marine Science Center di Virginia Beach hanno affermato che è il più alto numero di decessi riscontrato in questo periodo dell’anno dal 1987 mentre l’Agenzia responsabile per il monitoraggio e la protezione dei mammiferi marini ha classificato il fenomeno come “inusuale” spiegando che è in corso un’analisi a livello federale per accertare le cause della moria che secondo le prime informazioni potrebbe essere causata da una malattia infettiva contratta dai delfini.

Esiste infatti un precedente, nel 1987 in soli dieci mesi morirono oltre 700 delfini a causa di una forma di morbillo contratta dai mammiferi marini. La maggior parte degli esemplari di diverse età e dimensioni spiaggiati nello scorso luglio si trovavano nella baia di Chesapeake, un’insenatura dell’Oceano Atlantico suddivisa tra gli stati del Maryland e della Virginia; le autorità locali hanno raccomandato che cani e bambini restino ad almeno 15 metri di distanza dai mammiferi spiaggiati per non rischiare il contagio.

Salisburgo – dieci minuti di applausi per il Don Carlos


Regia di Peter Stein e direzione di Antonio Pappano sul podio dei Wiener Philarmoniker: non poteva che essere un grande successo e un pubblico entusiasta ha certificato con oltre 10 minuti di applausi. Don Carlos è stato il secondo allestimento, dopo Falstaff, che il festival di Salisburgo ha tributato ai 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi. Anche a Wagner, di cui pure ricorrono i 200 anni, sono state dedicate due nove produzioni, I Maestri cantori di Norimberga e Rienzi).

Il successo del Don Carlos è stato decretato anche da un cast di eccezionale livello con il tenore tedesco Jonas Kaufmann, ormai stella assoluta della lirica, nei panni del protagonista; poi Thomas Hampson che ha interpretata Rodrigo, Ekaterina Semenchuk (Eboli), ErikmHalfvarson nelle vesti del Grande Inquisitore e infine l’eccezionale coro della Staatsoper di Vienna.

Il regista Peter Stein è già stato negli anni ’90 direttore della sezione prosa a Salisburgo, mentre aveva diretto un Macbeth due anni fa con il Maestro Riccardo Muti; singolare l’etichetta di regista conservatore che Stein ha in patria, considerato l’ultimo difensore del teatro classico e della scuola che pratica il rispetto totale del testo e dell’opera a differenza di quanto avviene in Germania dove è di moda il “teatro del regista” a dispetto dell’opera e delle indicazioni del compositore stesso.

I tre nuovi Campioni Europei ORC


Dopo una lunga settimana di regate con condizioni diverse, da zero aria fino alle brezze vivaci di ieri e di martedì notte, sono emersi i tre vincitori di classe del Campionato Europeo ORC Avantime, organizzato dal Royal Swedish YC (KSSS ). La flotta di 60 imbarcazioni provenienti da 8 paesi è stata la più grande assemblata in un decennio. Il campione tra i dieci team in gara nella classe 1 ha preso il comando in anticipo e, senza mai lasciarsi andare, ha accumulando abbastanza vantaggio in punti da non partecipare all'ultima regata.

 Un risultato notevole, per questo team che solo la mattina prima dell'inizio del campionato ha dovuto cambiare il tattico. Grazie alla doppia vittoria nelle due prove offshore, la medaglia d'argento nella Classe 1 è andata ad un altro equipaggio norvegese, il Cookson 50 Camilla di Ole Martin Vordahl, 4,5 punti indietro al primo. E la medaglia di bronzo alla svedese Tp 52 Blixt Pro Vela di Thomas Blixt.

 Il vincitore divisione Corinthian di classe 1 è risultato il Farr 40 Mare Bos del finlandese Toni Hellman. In classe 2 la lotta è stata intensa per tutta la manifestazione per i 20 team iscritti e avrebbe probabilmente avuto un risultato diverso se non fosse per il DSQ di Premium, al secondo posto, per un'infrazione in boa che ha lasciato la porta aperta al First 40 svedese Teknova / Albatross Racing Bengt Falkenberg che ha così conquistato la vittoria, ma con un margine di 3 punti a causa di un richiamo nella partenza dell'ultima regata che gli è costato un 15° posto scartabile.

 L'estone Priit Tammemägi con il suo X-41 Premium ha vinto la medaglia d'argento grazie agli ottimi risultati delle regate inshore, mentre solo 1,5 punti dietro loro si è classificato l'XP-44 Xenia di Ralf Lassig. Il vincitore del Corinthian Trophy per la classe 2 è stato Silva Hispaniola, un Evento 42 tedesco timonato da Dennis Gehrlein, e vincitore di classe di tre delle nove gare. Con 30 barche la classe 3 è stata la più numerosa, e quella che ha regalato le sfide più avvincenti.

 La squadra estone di Mihkel Kosk sul suo Nautilus Marina 38 Sugar 2, gemella di Scugnizza, ha vinto sulla base dei risultati delle ultime regate, guadagnando posizioni gara dopo gara senza mai mollare tanto da poter scartare tranquillamente la 22ma posizione nell'ultima regata. Medaglia d'argento all'avversario estone Aivar di Tuulberg Arcona 340 Katarina II, con un distacco di soli 2 punti.

 Il bronzo è andato al First 36.7 del team svedese Arken Zoo di Patrik Forsgren, vincitori delle due gare offshore e di altre due regate sulle boe. Il Corinthian Trophy nella classe 3 è stato assegnato al team Zoo Arken.