sabato 1 giugno 2013

Cinque campani nominati Cavalieri del Lavoro

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro; in queste nuove nomine ci son ben cinque imprenditori campani: Teresa Naldi, Anna Alois, Ugo Salerno, Gianluigi Aponte e Mario Magaldi. L’onorificenza viene conferita ogni anno in occasione della festa della Repubblica a cittadini italiani che si sono distinti nei vari settori dell’imprenditoria nazionale in via continuativa e per almeno venti anni durante i quali hanno ricoperto posizioni di responsabilità contribuendo in modo rilevante allo sviluppo economico, sociale ed alla innovazione.

Teresa Naldi
Napoletana, dirige l’azienda di famiglia, Royal Group Hotels&Resorts, che è proprietaria di importanti strutture alberghiere come, tra gli altri,  il Royal Continental a Napoli, il Parco dei Principi e la Residenza a Sorrento, ‘A Pazziella a Capri, l’Ambasciatori Palace a Roma. Struttura di punta tra queste è riconosciuta il Parco dei Principi, disegnato da Giò Ponti e recentemente ristrutturato.

Anna Alois
Casertana, rappresenta la quinta generazione di imprenditori attivi nel settore tessile già nell’800 nel celebre polo di tessitura di San Leucio: disegna tessuti di altissima qualità riprendendo motivi dell’epoca borbonica trovati con un lavoro di ricerca negli archivi storici. Ha integrato questa produzione con quella di ceramiche di Capodimonte dipinte a mano, vantando una altissima percentuale di export.


Ugo Salerno
Napoletano, amministratore delegato del RINA Spa, una delle più antiche e importanti società di classificazione e certificazione al mondo nel settore dello shipping. Nell’ultimo decennio i dipendenti del Rina sono passati da 700 a 2.200, con un’altissima percentuale di laureati, presenti con proprie sedi in tutto il mondo.


Gianluigi Aponte
Sorrentino, ma “emigrato” in Svizzera dove ha posto la sede delle sue attività nel settore dello shipping: ha fondato la MSC, compagnia di navigazione, che ha portato al secondo posto nelle graduatoria mondiale dei trasportatori di container, operando circa 400 navi che trasportano tre milioni di contenitori sui mari di tutto il mondo. Ha poi allargato il suo raggio di azione anche alle crociere e a quello dei collegamenti marittimi ro-ro e passeggeri.


Mario Magaldi
Salernitano, alla guida della Magaldi Group, leader mondiale nella produzione di impiantistica industriale per il trasporto di materiale ad alta temperatura per centrali termoelettriche, cementifici, fonderie e miniere. Dalla sede di Salerno ha aperto aziende in Australia, India e Germania dove realizza circa l’80% della sua produzione; molto attiva nel settore ricerca, ha depositato negli ultimi 10 anni oltre 30 brevetti.

ROYAL PRINCESS, L’ULTIMO SUCCESSO DEL MADE IN ITALY


Lo scorso 30 maggio ha avuto luogo presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone la cerimonia di presentazione di Royal Princess, nuova ammiraglia di Princess Cruises (marchio facente parte del gruppo Carnival Corporation & Plc). Per l’industria navalmeccanica italiana è stato un grande evento: infatti mai era stata realizzata una nave così grande in un cantiere del nostro Paese.

Ma vediamo allora i numeri di questo gigante: ha una stazza lorda di circa 141.000 tonnellate, tre volte il celebre Titanic per intenderci; è lunga fuori tutto 330 metri, quanto tre campi di calcio allineati. Infine è larga al galleggiamento 38,4 metri, è alta 66,3 metri e pesca 8,30 metri. Questi numeri impressionanti la collocano nella “top ten” mondiale delle navi da crociera più grandi e all’interno del gruppo Carnival è seconda solo alla celebre Queen Mary 2.


La sua centrale diesel eroga una potenza complessiva di 62,4 MW ed è composta da quattro motori Wärstilä, due da 14,400 kW e due da 16.800 kW. La propulsione invece è garantita da due motori elettrici da 18 MW ciascuno che la possono spingere fino a circa 23 nodi. E’ interessante notare che questa velocità, simile a quella delle navi che l’hanno preceduta, viene raggiunta con una potenza inferiore del 20% rispetto alle unità realizzate da Fincantieri negli anni passati.

Questo è stato possibile grazie ad un dettagliato studio della carena che ha permesso a quest’ultima di raggiungere un’efficienza ottimale riducendo di molto la resistenza alla penetrazione nell’acqua. Quindi punto cardine di questo progetto è il risparmio energetico che permetterà inoltre la riduzione delle emissioni in aria ed in acqua. Il rispetto dell’ambiente è fondamentale per qualunque armatore visto che i cruise-liners raggiungono le località marine più pittoresche del mondo che devono essere salvaguardate da qualunque tipo d’inquinamento. Ed anche in questo settore questa unità si pone all’avanguardia visto che le sue emissioni sono ben al di sotto dei limiti internazionali previsti per il 2020.


Questa nave ha a disposizione dei suoi passeggeri 1.780 cabine, di cui 1.438 con balcone (l’81%), che permettono di ospitare a bordo un massimo di 4.200 persone; inoltre ci sono 751 cabine destinate ad alloggiare i 1.400 membri dell’equipaggio. Quindi questo cruise-liner è una “città navigante”  che può raggiungere i 5.600 abitanti.

Oltre ad essere la più grande nave “made in Italy” è anche la più avanzata tecnologicamente e la più sicura: infatti è la prima nave da crociera uscita dai nostri cantieri a recepire la normativa SOLAS (acronimo di safety of life at sea) del “safe return to port”. Secondo questa normativa entrata in vigore nel 2009, una nave deve essere progettata in maniera che in caso di sinistro (falla o incendio) sia capace con i propri mezzi di rientrare in porto: in pratica con navi di questo tipo non si dovrebbero ripetere casi di black-out elettrico e di nave alla deriva come successo recentemente alla Carnival Triumph.

Matteo Martinuzzi

CAMBIO AL VERTICE DELLE CAPITANERIE DI PORTO

Si è conclusa a Forte Michelangelo, nel porto di Civitavecchia - alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti On. Maurizio Lupi, del Ministro dell’Ambiente del Territorio e del Mare On. Andrea Orlando, del Sottosegretario alla Difesa On. Roberta Pinotti e del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, la cerimonia del passeggio di consegne al vertice del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera tra l’Ammiraglio Ispettore Capo Pierluigi Cacioppo e l’ Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano, nuovo Comandante Generale.

Prendendo la parola l’Ammiraglio Cacioppo ha rivolto il primo pensiero ai colleghi periti nel compimento del loro dovere nel tragico crollo della Torre piloti di Genova. Dopo aver ringraziato il Governo e le istituzioni per la loro attenzione e aver ricordato come, anche in una situazione economica sfavorevole, in un’ottica di spendig review, il Corpo abbia comunque portato a buon fine i numerosi compiti istituzionali che lo contraddistinguono, ha concluso con un breve bilancio
 “Il mio periodo di Comando è stato, come spesso capita, costellato di momenti belli e anche difficili. Ma ciò che conta è che io li abbia vissuti avendo al fianco un equipaggio magnifico. Una storia di 148 anni, un patrimonio di mezzi operativi e di sistemi e soprattutto uomini e donne di cui vado fiero e orgoglioso: è questa la preziosa eredità che ti lascio, caro Ammiraglio Angrisano, e che sono certo saprai valorizzare e ancor più esaltare con le pregevoli doti non solo professionali, ma di grande umanità che ti contraddistinguono”.

Dopo la suggestiva cerimonia del passaggio delle consegne ha preso la parola, con una certa emozione, l’Ammiraglio Felicio Angrisano che dopo aver ringraziato le autorità e ricordato brevemente il lavoro svolto quotidianamente da tutto il personale ha ribadito che

“È con profonda emozione che accolgo oggi, con piena consapevolezza, il delicato compito che mi è stato affidato ed il dovere di guidare, in un momento di difficile congiuntura economica, il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, oggi più che mai coeso, scosso dal crollo della torre VTS di Genova.” 

A conclusione della cerimonia l’intervento del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti On. Maurizio Lupi che dopo aver ricordato i nomi delle nove vittime di Genova e come Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera sia  presente in tanta altra parte della vita sociale ed economica del Paese, conquistando una grande popolarità, non solo nella parte del territorio che affaccia direttamente sugli 8000 km di costa, ma anche fra i milioni di italiani e di visitatori che frequentano annualmente le coste e le città di mare della penisola, ha voluto rimarcare
“la dimensione internazionale della Vostra attività. Non mi riferisco solo alle numerose e prestigiose attività di cooperazione bilaterale e multilaterale e alla partecipazione attiva, con Vostri rappresentanti in organismi internazionali del settore marittimo. Ma includo in questa dimensione dell’attività del Corpo anche le crescenti funzioni di monitoraggio e controllo dei traffici marittimi, e quindi dell’integrazione del Paese nei sistemi di sicurezza globali.”