sabato 18 maggio 2013

Le balenottere passano l’inverno in Sardegna

I risultati di un programma di ricerca scientifica e di formazione per il monitoraggio annuale della presenza di cetacei nel Tirreno centrale hanno accertato la presenza di balenottere, in inverno, nelle Bocche di Bonifacio. La ricerca è possibile grazie alla collaborazione di compagnie di traghetti di linea che imbarcano ricercatori e studenti.



Presentato a Roma, durante il 44° convegno della Società Italiana di Biologia Marina, uno studio sulla presenza di balenottere in Sardegna, nelle Bocche di Bonifacio, nella stagione invernale. La ricerca, che ha lo scopo di verificare la presenza di cetacei nel Tirreno centrale, tra Civitavecchia e la Sardegna, si svolge durante tutto il corso dell’anno ed utilizza i traghetti di linea come punti dai quali compiere le osservazioni. Lo studio ha verificato come gli avvistamenti di balenottere avvenissero prevalentemente nel Mar delle Baleari in estate e nel sistema delle Bocche di Bonifacio in inverno.

 Le conclusioni dello studio sono di grande importanza sia per la conservazione delle balenottere nel Mediterraneo sia per capire i suoi pattern di migrazione invernali di cui si hanno poche conoscenze. La zona della Sardegna, potrebbe, infatti, essere un’area di svernamento secondaria. Lo studio è stato condotto dall’associazione Accademia del Leviatano nell’ambito del network, coordinato da ISPRA, che utilizza navi e traghetti per il monitoraggio dei cetacei. Le compagnie Grimaldi Lines, Corsica-Sardinia Ferries e Tirrenia partecipano al progetto.

I ricercatori, che si imbarcano dal porto di Civitavecchia, oltre a raccogliere dati sui cetacei, svolgono anche attività di formazione e tirocinio per studenti delle Università della Tuscia e di Roma 3. Grazie ad un finanziamento della Fondazione CARICIV, racconta la dott.ssa Ilaria Campana, una delle ricercatrici impegnate nel progetto, “siamo riusciti nell’impresa di aumentare le conoscenze sulla presenza invernale dei cetacei nel Tirreno centrale lungo la rotta marittima tra il porto di Civitavecchia e la Sardegna; inoltre riusciamo a realizzare dei programmi di formazione per studenti universitari che possono così sperimentare praticamente le attività di monitoraggio necessarie per la conservazione degli ecosistemi marini”.

Parte la seconda edizione del progetto “San Marco Guardians”

Tornano in Piazza San Marco hostess e steward per sensibilizzare a una corretta fruizione dell’area marciana.


Il Comune di Venezia, l’Associazione Piazza San Marco e Costa Crociere presentano, per il secondo anno consecutivo, il progetto che vede coinvolti in Piazza San Marco i “San Marco Guardians”.
Dal 21 maggio al 6 ottobre 2013, durante tutta la giornata, una squadra di almeno otto hostess e steward, saranno impegnate a sensibilizzare le presenze al rispetto dell’area marciana e a un corretto utilizzo dei servizi pubblici e privati, fornendo informazioni circa le regole comunali in vigore. Tra i compiti anche quello di segnalare al Comando di Polizia Municipale le violazioni alle normative comunali riscontrate durante il loro specifico servizio. I “San Marco Guardians”, distinguibili dalla maglia arancione, sono multilingue per poter interagire con ospiti di tutte le nazionalità.

La scorsa edizione, relativa al periodo maggio-settembre 2012, è stata particolarmente apprezzata e ha riscosso un grande successo fra le forze dell’ordine, gli enti pubblici, i commercianti, i turisti, i cittadini e gli imprenditori. Infatti, la situazione in Piazza era notevolmente migliorata, per la sinergia fra i vigili municipali e i “San Marco Guardians”.  Grazie alla presenza di quest’ultimi, la Polizia locale aveva potuto occuparsi maggiormente di altri aspetti e problematiche, non strettamente legate alla valorizzazione della zona o all’informazione turistica. La Piazza era migliorata dal punto di vista dell’ordine, della pulizia, della sicurezza, e la presenza dei venditori abusivi, o di grano, si era notevolmente ridotta. Anche gli stessi turisti avevano più volte espresso giudizi positivi su questa iniziativa.

Alberto Nardi, Presidente dell’Associazione Piazza San Marco, ha dichiarato 
“Questo progetto, voluto con forza dalla nostra associazione, è molto importante anche perché ha già dimostrato tutta la sua validità per contrastare quelle pratiche poco consone al decoro della Piazza e della sua storia millenaria. Inoltre, ha testimoniato tutta la sua validità nel dare un servizio informativo e culturale qualitativo ai numerosi turisti che quotidianamente affollano e vogliono “vivere” la Piazza più bella del mondo”.

Gianni Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere, ha dichiarato:
 “Siamo molto lieti di poter partecipare nuovamente a questo progetto insieme alle Autorità e istituzioni locali. Venezia è una delle città a cui siamo più affezionati, e una delle mete preferite dai nostri crocieristi. Per questo siamo sempre disponibili a offrire la nostra collaborazione a iniziative che contribuiscano alla salvaguardia della città e della sua laguna.” 

VOLOTEA NUOVO COLLEGAMENTO CON TORINO

Il vettore continua a potenziare la propria offerta da Capodichino.


Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega città di medie e piccole dimensioni, investe nuovamente su Napoli, confermando dal 16 di settembre il nuovo, attesissimo volo verso Torino. Ma non solo: per la gioia di tutti i napoletani, la compagnia ha annunciato oggi anche un nuovo calendario invernale ad altissima frequenza di voli in direzione di Palermo.
“Siamo davvero elettrizzati nell’annunciare il nuovo collegamento in partenza dall’aeroporto di Napoli – afferma Valeria Rebasti, Italian Commercial Country Manager - Dopo l’ottimo riscontro dei voli operati fino ad ora, abbiamo deciso di continuare a investire sulla Campania: da oggi i passeggeri da Capodichino possono programmare anche uno short break alla scoperta di Torino, una città ricca di musei e di attrattive turistiche di primo livello. L’operativo voli verso il Piemonte si articola a settembre, ottobre e novembre con frequenza quadri settimanale, mentre a dicembre è possibile decollare verso la Mole Antonelliana 7 giorni su 7”.
“Ma le novità per i viaggiatori di Napoli non sono certo finite qui - continua Rebasti - È con grande piacere che Volotea conferma oggi anche un ricco calendario invernale alla volta di Palermo, che si va ad aggiungere ai voli disponibili nei mesi di settembre e di ottobre. Anche a novembre e dicembre sarà dunque possibile decollare – con frequenza giornaliera - verso la Sicilia.”
Volotea, pur offrendo voli a tariffe davvero economiche (a partire da 19,99 Euro a tratta, tasse incluse), pone particolare cura nel servizio offerto, sia a bordo sia a terra: per esempio i passeggeri possono usufruire gratuitamente della comodità di avere il posto assegnato. Inoltre la nostra flotta si compone esclusivamente di Boeing 717 configurati con 5 posti per fila (2+3), per un totale di 125 posti per aeromobile.
“Con la nuova tratta verso Torino si amplia ulteriormente il carnet di proposte firmato Volotea – conclude Rebasti – che ad oggi opera in ben 52 aeroporti a livello internazionale, 20 dei quali su territorio italiano. Abbiamo da poco celebrato il nostro primo compleanno, sfondando il tetto del primo milione di passeggeri trasportati a livello europeo. Un traguardo davvero eccezionale che ci riempie di grande soddisfazione e ci fa ben sperare per il futuro”.
 “Volotea rafforza la sua presenza su Napoli dopo il lancio dei voli estivi per Mykonos, Santorini e Palermo grazie al nuovo collegamento di linea per Torino - conferma Concetta Ricchizzi CFO e Direttore Sviluppo Network Gesac Spa -  Dopo l’uscita dal mercato di un altro player operante su questa importante tratta business, ci siamo immediatamente attivati per rinforzare il nostro network nazionale. Esprimiamo dunque soddisfazione per Volotea che ha dimostrato, con l’attivazione di questo ulteriore volo, di avere concreto interesse ad investire sullo scalo di Napoli”.

Le eccellenze agroalimentari

I prodotti Dop e Igp sono beni da sfruttare oppure costituiscono la punta di diamante e traino dell’intero settore agroalimentare nazionale? Questa è la domanda che ha fatto da filo conduttore all’assemblea annuale di Aicig, Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, che ha dibattuto il ruolo delle denominazioni, il peso che queste esercitano sull’appeal dei nostri prodotti ma anche il loro impatto economico. Il quadro che ne esce è quello di un settore con una buona vitalità, sostenuta dall’interesse nei confronti del patrimonio di eccellenze agroalimentari italiano da parte degli operatori della distribuzione, ristorazione e nei soggetti quotidianamente impegnati nella valorizzazione e tutela di tali prodotti.

Il giro d’affari per le Dop e le Igp nazionali si attesta intorno ai 6,5 miliardi di euro alla produzione - circa il 38% del valore totale delle vendite di prodotti agricoli e alimentari registrati a livello Ue e quasi il doppio rispetto alla Francia - e circa 12 miliardi al consumo, di cui 8,5 derivanti da quelli interni e il resto distribuito nei paesi raggiunti dalle esportazioni, principalmente concentrate nell’Unione europea. I valori sono in crescita rispetto all’anno precedente, nonostante la crisi. Per il direttore generale della Qualità del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Stefano Vaccari, non si parla più di un settore di nicchia
bensì di qualcosa che coinvolge una quantità di attori tale da rendere quello delle denominazioni un mercato di primaria importanza. Per una volta - ha sottolineato Vaccari - possiamo dire di essere leader e all’avanguardia in Europa, al punto che anche la recente normativa comunitaria si è basata su concetti già consolidati in Italia”.
Un concetto ripreso dal presidente di Aicig, Giuseppe Liberatore, secondo cui l’associazione
è impegnata sia al fianco di Mipaaf e del Parlamento europeo nelle battaglie per una maggiore tutela delle indicazioni geografiche, sia nel favorire la crescita delle realtà meno strutturate sollecitando confronti e collaborazioni con i grandi consorzi”.
E a tale proposito il direttore del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, Antonio Lucisano, ha sottolineato come
“spesso il mercato non percepisca il valore della specificità legata alla Dop, mettendo in difficoltà i consorzi nel far capire il complesso e costoso sistema dei controlli”.
Per il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, lo stato di salute dei distretti produttivi agroalimentari in Italia è soddisfacente, come è costante l’impegno dell’Europa per la tutela delle produzioni di qualità.
“Il Parlamento europeo sta lavorando molto e bene, i risultati sul “Pacchetto Qualità” lo testimoniano. Il settore agroalimentare è vivo e gode, anche in questo difficile periodo, di buona salute: solo nei primi mesi del 2013 ha fatto registrare un incremento del 12% rispetto al 2012, che già è considerato un anno record con 32 miliardi di euro in valore. Ma in Italia siamo bravissimi a farci male da soli: ricordiamo tutte le iniziative, come i marchi De.Co. (denominazioni comunali), in contrasto con le disposizioni comunitarie e capaci di creare solo confusione sui mercati. Dobbiamo valorizzare e investire sulle denominazioni comunitarie e, soprattutto, colmare i vuoti normativi che impediscono la tutela dei prodotti anche fuori dall’Unione europea: nelle prossime settimane avremo un’importante opportunità per intervenire in importanti mercati, grazie all’apertura del nuovo negoziato commerciale che interesserà Unione europea, da un lato, Stati Uniti e Canada dall’altro”.
Eduardo Cagnazzi

“DISTRETTI SUL WEB”

Nella mattinata di Mercoledì 22 maggio al Centro Congressi Salerno Incontra, sarà presentata l’iniziativa Distretti sul web sviluppata da Google e Unioncamere, con il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione e favorire la digitalizzazione dei distretti industriali italiani. Nel corso della giornata verranno presentati i 20 giovani neolaureati o laureandi selezionati per fare parte del progetto e verrà offerto un utile momento di formazione alle imprese del territorio interessate a iniziare o rafforzare il proprio percorso di digitalizzazione con gli strumenti offerti dal web.

Programma:

10:00 – 10.30:Saluto introduttivo
Guido Arzano, Presidente della Camera di Commercio di Salerno
Stefano Caldoro, Presidente Regione Campania
Alfonso Bonaiuto, Assessore al Bilancio, Comune di Salerno

10:30 – 10.50:Le strategie dei distretti produttivi per sostenere la competitività
Domenico Mauriello, Responsabile Centro Studi Unioncamere

10:50 – 11.10:Internet per l'economia Italiana
Alessandro Antiga, Direttore Marketing, Google Italy

11:10 – 12.10:Il made in Italy alla sfida dell'innovazione
Tavola Rotonda con:
Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere
Daniela Fontana, Rappresentante Unionfiliere
Diego Ciulli, Public Policy and Government Affairs Google Italy
Giuseppe Tripoli, Capo Dipartimento Impresa e Internazionalizzazione MISE

12:10 – 13.00:Conclusioni mattinata
Costantino Capone, Presidente CCIAA Avellino e Vice Presidente Unioncamere